A Milano è arrivata la prima Escape Room a tema Oldboy.
Chiunque abbia visto Oldboy, il film capolavoro di Park Chan-wook, avrà sicuramente fantasticato sulla terribile possibilità di finire prigionieri in una stanza per 15 anni, tenuto in vita, ma senza via d’uscita, per motivi ignoti. Il film di Chan-wook è un film di vendetta, ma nonostante ad essa sia dedicata la narrazione dopo la fuga di Oh Dae-su, la vendetta del protagonista matura in quella prigione, all’interno di quelle quattro mura dove evolve e muta il pensiero del prigioniero, che in 15 anni trasforma Oh Dae-su in un altro individuo. Se volete rivivere tutto questo a Milano ha aperto i battenti la prima Escape Room a tema Oldboy.
Federico Aceto, 24 anni, finito il liceo si è dedicato alle passioni di cinema, lettura e musica. Ha lavorato con etichette discografiche e contribuito a portare la Silent Disco a Milano. Ha lavorato in un negozio di dischi usati e come dj, prediligendo l’elettronica. Il suo nuovo progetto è proprio quello di far rivivere agli spettatori l’esperienza di Oldboye con un team fatto di sceneggiatore, scenografo ed un vero e proprio enigmista ha messo su una meravigliosa Escape Room di nome Ghost Rooms che siamo andati a visitare, in particolare abbiamo provato Incubus, la stanza dedicata ad Oldboy appunto.
Milano, calda giornata di metà settembre.Siamo stati invitati a provare un’esperienza di Escape Room a tema Oldboy.
Già qui si drizzano le orecchie: la brillante idea di realizzare un gioco che ricerchi la trama e le disavventure di Oh Dae-su e le scenografie, i colori e le atmosfere generate da Park-Chan Wook ci attira moltissimo. Ed è così che ci facciamo rapire. Con il cappuccio veniamo rinchiusi in una stanza, con già addosso un sentore di paura che eccita fin da subito. Si chiude la porta, scatta il gong e ci si toglie il cappuccio.
Dopo il video di intro inizia un countdown e siamo totalmente catapultati nell’atmosfera del film: suoni e dialoghi ci ricordano la prigionia di Dae-su e ci obbligano a guardarci intorno. Siamo imprigionati. Il pavimento rosso bordeaux e la carta da parati sono claustrofobici, così come le luci, soffuse, quasi fossimo a lume di candela. La scenografia è davvero perfetta, ricreata con più cura di quanto potessimo aspettarci.
60 minuti di paura e divertimento nella Escape Room a tema Oldboy: tra lucchetti, complessi meccanismi, enigmi, indizi e segreti nascosti.
Soluzioni invisibili a una prima occhiata e che si svelano poco a poco, sempre rispecchiando a pieno lo spirito del film, proviamo un misto di agitazione e privilegio per essere stati scelti per questa prova. Le frasi criptiche e tristi del diario personale di Dae-su, i ricordi, il vestiario, la scansione delle sue giornate ci catturano con forza.
Questa Escape Room non è la semplice Escape Room che troverete da altre parti, lavoro e dedizione hanno portato a creare un gioco che non smette di sorprendere. Preparatevi a provare paura ed ansia e ad impersonarvi davvero in Oh Dae-su.
Il gioco è aperto a tutti, la possibilità non è preclusa solo ai fan del film ma, anzi, tutti possono sperimentarla! Non è necessario conoscere il film per vivere a pieno l’esperienza ma la visione è consigliata. Dopo aver conosciuto la storia di Dae-su apprezzerete ancora di più scenografie, colpi di scena e indizi!
La durata della Room Incubus, questo è il nome della stanza, si aggira intorno ai 60′ e vi si può partecipare fino ad un numero di sei persone a prezzi assolutamente agevoli. La Ghost Room di Federico è aperta mattina, pomeriggio e sera, sia durante la settimana che nel week-end.
Nelle idee di Federico c’è di creare anche altre stanze ispirate al cinema e forse presto avremo altre sorprese.
“Amo Tarantino, Tim Burton e Wes Anderson e magari un giorno toccherà a loro essere protagonisti delle mie creazioni. Guardo tantissime serie tv, ad esempio adoro Dexter e Breaking Bad, per citarne due. Guardo a prodotti come questi per ispirarmi ai miei lavori, ma amo anche le sitcom. Ad esempio Friends credo che abbia davvero dato molto alla cultura televisiva. Ultimamente ho riscoperto Lost, che non avevo guardato al tempo dell’uscita. E’ una serie strepitosa per quanto riguarda l’ispirazione e stavo pensando di ricreare una room che ricalchi il bunker della stagione due. Forse potrei dar vita a questo progetto affidandomi al crowdfounding. Spero che gli appassionati di Lost mi seguano nel caso, voglio fare le cose in grande, dev’essere scenograficamente perfetto.
Un giorno vorrei che le avventure proposte nelle mie Escape Room fossero dei veri e propri eventi con un grande numero di persone. Vorrei un’ingente promozione e biglietti in prevendita, proprio come accade in un festival musicale. Dovrà essere un’esperienza partecipativa unica e ampiamente cooperativa”.Â
Intanto potete provare anche la Virtual Rooms, un’innovativa esperienza virutuale di escape games.
Si gioca individualmente, alternandosi con gli amici, muovendosi in uno spazio fisico definito e con l’ausilio di un visore di realtà virtuale.