10 film scientifici che vi faranno rimanere a bocca aperta

10 film scientifici per esplorare il mondo della matematica, della fisica e non solo.

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La Mosca di David Cronenberg (1986)

film scientifici

Seth è uno scienziato che è riuscito a costruire una macchina per il teletrasporto. Il dispositivo funziona bene con gli oggetti, ma ha qualche problema a trasportare esseri viventi. Seth conosce Veronica ad un party, la ragazza è una giornalista per una nota rivista scientifica, e subito le espone il suo ambizioso progetto. I due stringono un rapporto sempre più confidenziale, ma all’ombra dell’ex di Veronica: Stathis. Seth infatti è molto geloso. Una sera, ubriaco e confuso, Seth usa la macchina su se stesso e succede l’irreparabile. Nella macchina insieme a lui entra una mosca. Cronenberg costruisce un horror che passa attraverso le mutazioni del corpo. Non si può non sottolineare l’ottimo trucco che si ammira in questo film, senza ricorrere all’uso della CGI o altri effetti al computer. Dal punto di vista scientifico, tratta uno dei desideri da sempre irrealizzabili: la macchina del teletrasporto. Cast: Jeff Goldblum, Geena Davis, John Getz e anche lo stesso David Cronenberg. La mosca è un remake del film ‘L’esperimento del dottor K’ ed è tratto dall’omonimo racconto di George Langelaan. Avete davanti un vero e proprio cult.

‘Gli insetti non hanno diplomazia, sono molto brutali, non hanno comprensione, non hanno compromessi: non c’è da fidarsi degli insetti.’

π – il teorema del delirio di Darren Aronofsky (1998)

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Maximilian Cohen è un matematico. Il ragazzo è un tipo solitario, e soffre di frequenti emicranie che lo costringono ad assumere spesso analgesici. Max pone la matematica al centro della sua vita, lo considera il linguaggio con cui si esprime la natura. Partendo dal presupposto che ogni principio può essere spiegato con questa scienza, cerca di trovare uno schema che gli permetta di predire le quotazioni in borsa. Il ragazzo conosce un ebreo studioso della Torah, che gli spiega il legame tra l’alfabeto ebraico e i numeri. Le sue ricerche volgono verso il pi greco, nella sua misteriosa provenienza e caratteristica. Ma le sue ricerche non lo condurranno, purtroppo, a niente di buono. Aronofsky costruisce sapientemente l’ossessione. L’uso del bianco e nero e della macchina a mano accentuano lo stato mentale del protagonista. L’alienazione e l’isolamento sono sempre radice della perdita di stabilità mentale. Gli interpreti sono: Sean Gullette, Mark Margolis (Hector Salamanca di Breaking Bad) e Ben Shenkman. Il film ha vinto il premio alla regia del Sundance Film Festival del 1998. Non poteva mancare in un articolo sui film scientifici.

‘Nota personale: quando ero piccolo mia madre mi diceva che non bisogna mai guardare fisso il sole, ma una volta, a sei anni, l’ho fatto. I dottori non sapevano se i miei occhi sarebbero guariti, io ero terrorizzato, ero solo in mezzo a tutto quel buio. A poco a poco la luce cominciò a farsi strada tra le bende e io riacquistai la vista, ma qualcosa era cambiato dentro di me, e cominciarono le emicranie.’

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