Il film sui fantasmi per antonomasia. Una pellicola simbolo che ha ispirato centinaia di opere a venire, sia per la sua struttura, che per il modo con cui decide di affrontare il tema del paranormale. Un uomo, dopo aver perso a causa di un’incidente stradale la moglie e la figlia, decide di trasferirsi in una vecchia dimora, casa di uno spettro in cerca di un aiuto. Sebbene la trama appaia inizialmente banale, le soluzioni narrative e le scelta stilistica adoperata per creare gli attimi di tensione, rendono l’opera innovativa ed una precorritrice del filone a cui appartiene. La regia e la fotografia invece, sebbene non raggiungano un livello eccelso, non intaccano la buona riuscita della pellicola, che riesce ugualmente a lasciare il segno e ad inquietare lo spettatore per gli attimi che riesce a creare.
8) Poltergeist (Tobe Hooper – 1982)
Poltergeist ha segnato una generazione, le ha insegnato ad avere paura delle interferenze di segnale ed ha portato una ventata d’aria fresca al genere d’appartenenza. Una classica famiglia borghese, vive serena e tranquilla all’insegna del sogno americano, almeno fino a quando delle inquietanti presenze non iniziano a tormentare la loro esistenza. La loro figlia più piccola, dopo essere stata sorpresa a parlare da sola rivolta allo schermo del televisore, viene risucchiata da un vortice luminoso nella sua camera, sparendo nel nulla senza lasciare traccia. Una pellicola firmata Tobe Hooper capace di inquietare e al tempo stesso di criticare un’America borghese, fondata sul sangue e sulla violenza. Un’opera che va contro a quell’ipocrita facciata di benessere, che spesso volentieri nasconde le cose più abiette e spaventose dell’umana stirpe.
