La paura è uno dei sentimenti più profondi e radicati nell’animo umano, quella stessa sensazione che ha tenuto all’erta centinaia di uomini all’alba dei tempi e che ancora oggi smuove le più inquietanti visioni al crepuscolo. Un’emozione dirompente e capace di dar vita a racconti dell’incubo, storie che vedono come protagonisti i fantasmi e i loro tormenti. Non tutte le anime sono destinate alla gloria eterna o a scomparire nel vuoto cosmico, alcune rimangono e diventano qualcosa di diverso, si trasformano fino a diventare un’agglomerato di rabbia pronto ad esplodere. Ecco a voi quindi, i dieci film sugli spettri più spaventosi di sempre:
1) Kairo/Pulse (Kiyoshi Kurosawa – 2001)
Se amate le storie sui fantasmi e volete passare una serata all’insegna del terrore, Kairo è il film adatto a voi. In una società sempre più connessa e moderna, l’uomo è solo e in balia delle sue paure. Una realtà grigia che conduce tutti quanti all’annichilimento, fino alla dissoluzione totale del corpo e dell’anima. Un film filosofico e terrificante con un’ottima messa in scena ed una fotografia eccellete, capace di creare un’atmosfera unica nel suo genere. Le sequenze horror, spesso realizzate con una tecnica particolare, riescono ad inquietare e a suggestionare anche lo spettatore più coraggioso, trascinandolo in una realtà dove la morte si mescola con la vita e la depressione svuota le persone. Un’opera nipponica divenuta cult, che dimostra con eleganza l’inutilità dei jumpscare e la possibilità di criticare la società, spaventando a morte lo spettatore allo stesso tempo.
Dimenticate il film americano. Il rancore non muore, muta. Tutto quello che rimane in sospeso è destinato a tornare in maniera preponderante. “Quando qualcuno muore in modo violento o rabbioso, le emozioni di quel momento possono restare a lungo nel luogo dell’omicidio, creando una maledizione, che si propaga su chiunque si avvicini a quel luogo”, il film inizia così, con un monito, un’avvertenza allo spettatore che da li a poco si addentrerà in una narrazione frammentata, all’insegna della violenza e della paura. Ogni scena sarà dedicata ad un personaggio differente e il racconto non seguirà un decorso cronologico, confondendo ed inquietando il pubblico con una visione più ampia della storia.