I 4 motivi per cui Eraserhead è un capolavoro sperimentale

Condividi l'articolo

eraserhead original

La lavorazione del film

Il set del film era situato all’interno delle scuderie di proprietà dell’american film institute, che Lynch sfruttò anche come casa provvisoria. Per un film che trovava la sua forza sull’immagine piuttosto che sulla narrazione o sul dialogo era normale che lo script della pellicola fosse lungo solo una ventina di pagine, ma l’AFI non poteva accettarlo e impose al regista l’estensione della pellicola a quarantadue minuti. Così iniziò immediatamente la produzione del film, con Lynch assistito da Alan Splet al suono e da Catherine Coulson come assistente alla macchina da presa. Poiché i giardini, i garage e la serra utilizzati come erano molto rumorosi durante il giorno Lynch decise che si sarebbe girato solo di notte, che coincideva anche con l’orario di lavoro di consegna dei giornali. L’uso del bianco e nero non fu dovuto al poco budget disponibile, ma perchè a detta del regista “siamo abituati a vedere a colori, il bianco e nero ti distoglie dalla sensazione di normalità. Rende più facile andare in un altro mondo o tornare indietro nel tempo”. Con maniacale precisione Lynch controllava tutti gli aspetti della produzione unendo suoni e immagini e occupandosi egli stesso persino del trucco, mentre la Coulson nel frattempo creava la strana capigliatura di Henry Spencer. Il regista sezionò anche un gatto al fine di ricavarne informazioni per gli aspetti “materici” presenti nel film. Infine superati i continui rinvii e ritardi, Eraserhead viene finalmente terminato nel 1976, dopo una lunga e meticolosa operazione di creazione degli effetti sonori e di missaggio realizzata assieme ad Alan Splet, prima di finire nelle mani del distributore Ben Barenholz che lo inserirà nei circuiti dei midnight movie.

LEGGI ANCHE:  Twin Peaks: la Signora Ceppo avrà un suo documentario