I 4 motivi per cui Eraserhead è un capolavoro sperimentale

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Correva l’anno 1977 quando la pellicola d’esordio di David Lynch raggiunse per la prima volta le sale cinematografiche, disorientando i critici che lo definirono “un film da sperimentare, piuttosto che da spiegare”. Ed è un giudizio più che appropriato per la visione artistica di Lynch che tende più a raccontare direttamente attraverso sequenze visive sensoriali la natura dei suoi lavori, senza accostare a quest’ultime dei termini specifici per chiarificarli. Questo vale soprattutto per Eraserhead, forse la pellicola più misteriosa e intima del regista. A partire dal 4 settembre  la pellicola verrà distribuita nei cinema italiani in occasione del quarantesimo anniversario di uscita al Filmex Festival di Los Angeles. Sarà la Cineteca di Bologna, che spesso effettua questo tipo di operazione, a curare la distribuzione, per il progetto “Il Cinema Ritrovato”. Si tratta nel particolare della versione restaurata in 4K da Criterion sotto supervisione dello stesso Lynch.

La genesi di Eraserhead

Per ultimare la pellicola fortemente voluta da Lynch ci vollero ben cinque anni, la troupe era composta dal tecnico del suono Alan Splet, l’operatore  Herb Cardwell (sostituito poi da Frederick Elmes), la produttrice esecutiva Doreen Small, l’attore Jack Nance (assieme al quale Lynch lavorerà per più di 25 anni) e infine Catherine Coulson in vari ruoli come responsabile. La travagliata produzione del film incomincia a Philadelphia all’American Film Institute nel 1971 (dove Lynch studiava e lavorava) che finanziò inizialmente il progetto, per poi prenderne le distanze a causa di alcune complicazioni riguardanti i lungometraggi e conseguentemente tagliando i fondi al giovane regista. La dedizione totale di Lynch per il suo lavoro però non lo demorde dall’impresa, raccatta soldi da amici e parenti, mantenendosi distribuendo il Wall Street Journal e vivendo praticamente sul set. Sacrificando i risparmi, l’orgoglio e il matrimonio finalmente dopo 5 anni, nel 1977, Eraserhead è pronto ad invadere le sale divenendo presto un fenomeno cinematografico.

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