3) Il messaggio
In molti sono riusciti a fraintendere il messaggio di Tredici, una critica sociale tanto facile da cogliere, da essere stata ribaltata dai mal pensati dei giorni nostri, facendo sedere sul banco dei testimoni il soggetto sbagliato. Una qualsiasi opera che affronta un tema delicato e attuale, mostrando allo spettatore tutti i possibili risvolti, non deve per forza prendere una posizione al riguardo. Un’opera può avvalersi anche solo del diritto di esposizione, di quella possibilità di raccontare di una storia come tante, lasciando allo spettatore la possibilità di costruirsi un’idea personale al riguardo. La critica mossa allo show, non ha fondamenti. Fin dai tempi dei fratelli Lumière, l’uomo ha raccontato centinaia di storie in modi diversi, riuscendo a trattare temi dalla differente importanza, senza mai andare a plagiare le menti di qualcuno. Se un prodotto filmico è stato davvero capace di influenzare negativamente parte dei giovani riguardo a temi come depressione e suicidio, forse la causa sarebbe da cercare altrove, forse la causa è un substrato malato sul quale la serie ha agito in maniera del tutto innocente e inconsapevole, magari questo substrato nasce nelle case di ognuno di noi e soprattutto nelle scuole, alfieri di un’istruzione che spesso sbaglia l’approccio pedagogico rivolto ai nostri giovani.