4 aspetti che rendono ‘Zodiac’ il miglior thriller del 21esimo secolo

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3. L’approdo del regista nel cinema digitale

Zodiac sotto il profilo tecnico è indubbiamente una delle migliori pellicole di Fincher, gli sforzi fatti per rappresentare fedelmente la San Francisco del 1970 attraverso la CGI sono paragonabili agli stessi fatti dagli investigatori per identificare il killer. In realtà il regista aveva già girato degli spot pubblicitari in digitale utilizzando la Thomson Viper, quasi onnipresente nel film (le scene ad alta velocità sono riprese in pellicola), e che gli ha permesso un maggior cura nei dettagli in fase di post produzione. Impossibile non rimanere affascinati dalle inquadrature panoramiche mozzafiato del Golden Gate coperto dalla nebbia o dalla visione in time-lapse della costruzione del Transamerica Pyramid, il grattacielo più alto di San Francisco. Memorabile la sequenza dove vediamo riprendere dall’alto un taxi mentre percorre le strade e i vicoli della città, anch’essi ricostruiti in CGI, la videocamera segue il veicolo avanzando piano piano verso di esso e avvicinando gradualmente l’occhio impotente dello spettatore fino al momento nel quale avverrà l’omicidio. Anche se in passato aveva sperimentato effetti visivi simili, Zodiac ha segnato un’enorme cambiamento nella carriera di Fincher, poiché l’uso perfetto della ripresa digitale e il lavoro in post-produzione sono stati in grado di migliorare ulteriormente il proprio stile cinematografico, influenzando visivamente film futuri come The Social Network o Gone Girl.

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