Full metal jacket di Stanley Kubrick (1987)
Joker (Matthew Modine), recluta che si sta addestrando per andare in Vietnam, è costretto ad ubbidire alle irragionevoli regole del sergente Hartman (R. Lee Ermey). Un suo commilitone, Palla di lardo (uno stratosferico Vincent D’Onofrio), ormai completamente alienato, si toglierà la vita. Dopo l’addestramento, Joker partirà per il Vietnam, scoprendo sulla propria pelle gli orrori della guerra.
Uno dei film più misantropi di Kubrick. L’addestramento, per il regista inglese, serve solo a far diventare gli uomini delle macchine “nate per uccidere”; il nemico che uccide decine di soldati americani non è altri che una ragazza vietnamita. Tutte le certezze vanno perdute e ogni azione dei militari appare illogica o irrazionale (dopo il combattimento, i soldati rientrano cantando la marcia di Topolino).
Una guerra capace di partorire solo dei mostri, dove Palla di lardo è l’emblema di questo mutamento dis-umano.
Visivamente raggiunge la perfezione: alcune false soggettive, usate in modo simbolico per rappresentare il disorientamento delle truppe dimostrano un ineguagliabile padronanza del mezzo.