Gli 11 film che devi vedere se ami Christopher Nolan

Condividi l'articolo

The Illusionist, di Neil Burger (2006)

The Illusionist edward norton

Il film di Neil Burger del 2006 è tratto dal racconto breve Eisenheim The Illusionist scritto dal vincitore del premio Pulitzer Steven Millhauser. The Illusionist vinse diversi premi, tra cui il National Board of Review Awards come Miglior film indipendente e il premio alla fotografia e all’attore protagonista Edward Norton ai San Diego Film Critics Society Awards.

Ambientato nell’impero Austro-Ungarico di fine ‘800, The Illusionist racconta, tra incantesimi e magie, la storia del triangolo sentimentale tra Eduard Abramovitz (cui nome d’arte è Eisenheim), un noto illusionista di Vienna, la duchessa Sophie von Teschen, e il principe ereditario Leopold.

La sceneggiatura di The Illusionist è liberamente ispirata a Eisenheim, l’Illusionista, un racconto breve di Steven Millhauser tratto dal libro Il museo Barnum. Nel 2006 altri due film esplorarono l’affascinante tema della magia: anche The Prestige dello stesso Nolan e Scoop, firmato da Woody Allen, si sono occupati dello stesso tema.

 

Shutter Island, di Martin Scorsese (2010)

shutter island 1

Il thriller del 2010 diretto da Martin Scorsese basato sul romanzo omonimo di Dennis Lehane, prende il via negli anni 50 in un istituto mentale confinato su di un’isola, dove una detenuta sembra misteriosamente evasa.

LEGGI ANCHE:  Quarantena cinefila | Metacinema: quando un film racconta se stesso, ecco alcuni grandi titoli da recuperare

Il direttore dell’istituto, il dottor Cawley (Ben Kingsley) e gli infermieri sostengono che la donna si sia dileguata dalla sua stanza senza lasciare alcuna traccia, ma l’agente Daniels (un eccellente Leonardo DiCaprio) nutre fin dal principio forti sospetti sul modo di condurre l’ospedale da parte del dottor Cawley e del suo medico assistente, il dottor Naehring.

La forma scelta per raccontare questa gothic novel è quella della spirale che accumula strato dopo strato di ambiguità, suggestioni, visioni, ricordi, angosce e paranoie. Il regista italo-americano è arrivato qui a proporre la definitiva consacrazione dell’uomo avulso dalla realtà e della follia come forma unica di sopravvivenza.