5) Bastardi senza gloria (2009)
Sai che ti dico Utivich? Questo potrebbe essere il mio capolavoro! (Tenente Aldo Raine)
I Bastardi si prendono il quarto posto con 100 punti.
Tutti i film di Tarantino messi in una giocosa classifica. Dal peggiore al migliore, ripercorriamo tutta la filmografia del grande regista
Sai che ti dico Utivich? Questo potrebbe essere il mio capolavoro! (Tenente Aldo Raine)
I Bastardi si prendono il quarto posto con 100 punti.
Bastardi senza gloria è il sesto film di Quentin Tarantino, una pellicola che ci mostra il regista americano nel pieno della sua maturità artistica, ormai pronto a confrontarsi con la politica, l’idealismo e la guerra, ovviamente, facendolo con il suo stile caratterizzato da umorismo, dialoghi memorabili e tanta violenza. Le tre storie parallele, ovvero quelle dell’ebrea Shosanna Dreyfus (Mélanie Laurent), del colonnello delle SS Hans Landa (un Christoph Waltz da Oscar)  e, ovviamente, quella dei Bastardi capitanati dal tenente Aldo Raine (un grandissimo Brad Pitt) – che rappresentano i pilastri della pellicola – raccontano, da tre differenti punti di vista, l’orrore della seconda guerra mondiale.
Lo spettatore si perde in tre storie che potrebbero vivere anche autonomamente per quanto solide, ma la grandezza della pellicola si rivela proprio quando queste s’intrecciano per donare un finale degno dei film a cui la sesta opera di Tarantino s’ispira (Quel maledetto treno blindato e Quella sporca dozzina). L’elemento ucronico, inoltre, dona una dose d’adrenalina non indifferente: chi non ha amato la fine pittoresca di Adolf Hitler? E il faccione sul grande schermo di Shosanna che rivela la vendetta ebrea? Probabilmente tutti. Altro punto di forza è l’ estetica, ormai riconoscibile a chilometri di distanza: i colori, la luce, la stilizzazione dei personaggi sia nei tratti caratteriali che visivi fanno di Bastardi senza gloria un film riconoscibile tra mille. Impossibile dimenticare le origini del serg. Hugo Stiglitz (Til Schweiger), l’errore madornale del ten. Archie Hicox (Michael Fassbender) nel fare il tre con le dita, la macchiettìstica rappresentazione di Adolf Hitler (Martin Wuttke) ed i maestosi fuori campo dell’Orso Ebreo (Eli Roth).
Infine, Bastardi senza Gloria contiene una delle scene più belle girate dal grande regista, vale a dire quella del confronto tra il pastore francese Pierre LaPadite (Denis Ménochet), che nasconde una famiglia ebrea in cantina, e il colonnello Hans Landa, con  dialoghi che sono ormai nella storia del cinema e che si conclude con la celeberrima battuta “Au Revoir Shoshanna!“.
Da apprezzare l’uso di quattro lingue: inglese, francese, tedesco ed italiano.(a cura di Luca Varriale)