Deke Thornton al soldo delle ferrovie è sulle tracce del suo ex-socio Pike Bishop, reo di aver rapinato una banca. I due, dopo l’inseguimento lungo il Texas, si ritrovano nel villaggio di Agua Verde. Qui si trova di stanza il generale Mapache, alla guida di truppe rivoluzionare che combattono contro Pancho Villa. Nel finale i due schieramenti si oppongono in un conflitto a fuoco che vede morire tutti i partecipanti alla sparatoria. “Il mucchio selvaggio” conosce già la sorte alla quale va incontro, nonostante tutto dimostrando un grande coraggio e spirito di sacrificio, si immolano. Uno scontro violento e sanguinario diretto da Sam Peckinpah, che ha cambiato per sempre il genere western.
Il buono, il brutto, il cattivo, di Sergio Leone (1966)
Indubbiamente il miglior western di Sergio Leone, indubbiamente una delle pellicole più note del maestro nostrano. Una tensione palpabile per tutta, seppur lunga, durata del film; accompagnata da una magistrale e indimenticabile colonna sonora scritta da Ennio Morricone, con il quale Leone collaborerà per gran parte della sua carriera. Si aggiungano visioni mozzafiato degli sterminati e desolati paesaggi dell’Andalusia. Il duello finale vede opporsi i tre protagonisti, il buono, il brutto e il cattivo, nel cimitero dove credono sia nascosto il tesoro. Lo stallo alla messicana più famoso della storia del cinema, costruito su un crescente pathos emotivo, in cui tensione e suspense aumentano vertiginosamente fino ad esplodere in una conclusione rapidissima, potrebbe venire in mente ai più esperti il montaggio delle attrazioni sperimentato per primo da Ejzenstein.