Nome: Irving Rosenfeld
Film: American Hustle
Residenza: New Jersey
Professione: Truffatore
Frasi Celebri: “I’m like the f**king Vietcong, man, all right? I’m in and I’m out. I was there the whole time. You don’t know it, all right? That’s the fu**in’ art of becoming somebody who people can pin their beliefs and their dreams on.”
Irving Rosenfeld è uno dei protagonisti di American Hustle, un film del 2013 diretto da David O. Russell che narra gli eventi che hanno portato all’operazione Abscam; ossia una “truffa” architettata dall’F.B.I. verso la fine degli anni 70’ per indagare sulla corruzione dilagante nel Congresso degli Stati Uniti d’America, e in altre organizzazioni governative.
Figlio di un vetraio del New Jersey, Irving Rosenfeld capì, sin dalla più tenera età, che cosa significasse dover sopravvivere, e divenne esperto nell’arte del “reinventarsi”. Vedendo come le persone raggirassero suo padre con truffe di ogni genere, trovò un modo alternativo per andare a caccia di nuovi clienti: mandare in frantumi con dei sassi le vetrine dei vari negozi attirando così, persona bisognose di manodopera.
Negli anni 70’ Irving è ormai una persona adulta e imprenditore di discreto successo. Oltre a due lavanderie, possiede ancora la vetreria lasciatogli in eredità dal padre ma, le attività che danno i maggiori frutti, sono quelle derivanti dalla sua natura di truffatore professionista. Egli vende quadri rubati o falsi d’autore e concede finti finanziamenti fornendo, a persone disperate, la promessa di somme ingenti di denaro, in cambio di una quota iniziale di 5000 $. In queste sue attività illecite è spalleggiato da una splendida donna dai capelli rossi di cui si innamora; il suo nome è Sydney (una splendida Amy Adams) ed è l’unica persona a capire veramente Irving, senza giudicarlo nonostante il suo improbabile riporto e qualche chilogrammo di troppo. Il loro amore è però frenato da due persone: la prima è la moglie di Irving, Rosalyn Rosenfeld (Jennifer Lawrence), una donna annoiata e imprevedibile nonché madre del piccolo Danny, bambino che Irving ha adottato e a cui tiene più di ogni cosa al mondo. La seconda persona è rappresentata da Richie DiMaso (Bradley Cooper), un ambizioso (forse troppo) agente infiltrato del F.B.I. che riesce a incastrare i due truffatori costringendoli a collaborare con lui per attrarre a sé dei pesci più grossi come il sindaco di Camden Carmine Polito (Jeremy Renner) e altri membri delle alte sfere. Però, volare troppo alto si sa, è pericoloso, e con un genio della truffa come Irving Rosenfeld nei paraggi, è sempre meglio guardarsi le spalle.
Un Christian Bale camaleontico (arrivato a pesare ben 94 kg) in questa pellicola che, oltre a mescolare abilmente humor e azione, è caratterizzata da favolosi costumi e ambientazioni anni 70’. L’attore britannico ottenne, per questa interpretazione, le nominations ai BAFTA, Golden Globes e Academy Awards come miglior attore protagonista senza tuttavia aggiudicarsi alcun premio.
Secondo le parole del regista David O. Russell, Robert De Niro (presente nel film con un cameo) non avrebbe riconosciuto Christian Bale, nonostante i due fossero già stati presentati. Il vecchio attore avrebbe spinto da parte il regista, indicando Bale, e chiedendo a quest’ultimo chi fosse. Con un po’ di difficoltà, Russell avrebbe convinto De Niro dell’identità di Bale, e alla fine l’attore italo-americano avrebbe pronunciato le parole “Wow, sembra veramente diverso”, muovendo la testa in segno di approvazione.