8. Nymphomaniac, Lars Von Trier
Di nuovo Von Trier, di nuovo la trilogia della depressione, stavolta con il suo ultimo capitolo che ha portato polemiche e tantissimi tagli alla pellicola più estrema del regista danese. Un lungo racconto della vita della sua musa Charlotte Gainsbourg che tenta di trovare le motivazioni della sua ninfomania in un’improvvisata seduta di terapia con un perfetto sconosciuto. Così come in Antichrist, Von Trier non risparmia scene di sesso crude, alternate a momenti di vera poesia che generano una dicotomia costante per tutto il film. Assolutamente fondamentale la visione della versione Director’s Cut.