2. Inception, di Christopher Nolan
Inception, il castello dei sogni di Christopher Nolan, tanto congegnato bene, quanto sterile, è un’opera priva di un’anima e persino ispirata da un’altra: Paprika. Una pellicola che punta a complicare l’intreccio narrativo, per apparire a tutti costi sofisticata, dimenticandosi però di curare l’aspetto fantasioso della pellicola, elemento fondamentale per un prodotto del genere. Il regista, seppur abbia a disposizione il mondo dei sogna e possa evitare di tirare a freno la sua fantasia, si limita invece ad introdurre elementi classici e già visti in tantissimi altri film e che denotano una mancata voglia di osare, per poter incassare di più al botteghino. Una pellicola eccessivamente sopravvalutata da parte di un pubblico fatto di ragazzini e da una fetta di persone che si ricorda del cinema, solo quando fuori è brutto tempo.