3) Psycho
Forse il film più celebre di Alfred Hitchcock, sicuramente il maggior successo commerciale del maestro della suspense. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Bloch, ispirato alla vicenda reale del famoso serial killer americano Ed Gain. Hitchcock crea una pellicola in cui vengono messi in scena temi tipici della sua filmografia: situazioni criminose in cui vengono coinvolte persone ordinarie, con la conseguente paranoia di essere scoperti che ne scaturisce e più di tutto la costruzione filmica poggiata sulla suspense piuttosto che sull’effetto sorpresa, inducendo nello spettatore uno stato di angoscia e inquietudine. La supposta protagonista: Marion Crane una segretaria che ruba 40,000 dollari al proprio capo, è uccisa ad un terzo del film; l’intera opera si costruisce quindi sull’investigazione riguardo l’identità dell’assassino; una ricerca portata avanti da fidanzato e dalla sorella di lei. Così, secondo il maestro, si costruisce la suspense; rendendo noto al pubblico il cosa dall’inizio e mostrandogli gradualmente il come; così il pubblico in sala sarà fremente e palpitante fino alla conclusione.
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