7. 28 Giorni Dopo
Rimaniamo in Europa, in terra inglese per esser precisi, insieme a Danny Boyle. Il suo stile da videoclip si presta indubbiamente al survival horror, tanto da creare un ottimo film che non si limita alla costante ricerca di sopravvivenza.
Boyle pone l’accento sul comportamento dell’umanità in una società senza regole ed al totale collasso. Una storia forte, con una memorabile scena iniziale “citata” (per non dire copiata) dal pilot di The Walking Dead.