10. Three Colours: Blue, 1993
Tre colori – Film blu (Trois couleurs: Bleu) è il primo film della trilogia che il regista polacco Krzysztof Kieślowski, dedicato ai tre colori della bandiera francese e al motto della rivoluzione francese, “Liberté, Égalité, Fraternité“.
Parigi. Julie (Juliette Binoche), moglie del celebre compositore Patrice de Courcy, affronta la morte del marito e della figlia Anna, a seguito di un incidente d’auto. Ancora ricoverata in ospedale, il suo primo pensiero è di inghiottire delle pillole rubate dalla farmacia del reparto. Da quel momento tutti i suoi sforzi sono tutti rivolti a compiere una sorta di suicidio mentale, dissociandosi da tutte le memorie del passato. Olivier, il giovane assistente di Patrice, ama la donna da molto tempo e per farla uscire dall’isolamento, decide di portare a termine un’opera grandiosa lasciata incompiuta dal defunto marito.
“Pronto…”
“Sono Julie, volevo chiederle.. Lei mi ama?”
“Sì.”
“Da molto?”“Da quando ho cominciato a lavorare con Patrick.
“Lei pensa che io sia meravigliosa?
“Sì.”
“Affascinante?”
“Sì.”
“Pensa a me? Sente nostalgia per me?”“Sì…”
“Venga qui, per favore.”
“Adesso?”
“Sì, adesso”
“Ne è sicura?”
“Per favore, venga”
9. Cast Away, 2000
Nel 2000 il regista di Forrest Gump, Robert Zemeckis tornò a dirigere Tom Hanks in una storia solitaria e toccante, ambientata su un’isola sperduta assieme al naufrago Chuck Noland a seguito di un incidente aereo.
Tra i detriti dell’aereo caduto portati dalla marea, Chuck trova il suo unico amico in un pallone su cui disegna un volto, Wilson, e che rende il compagno con cui parlare e confidarsi per non impazzire. Nel film, il classico conflitto uomo contro natura, vede infatti Hanks eccellere come moderno Robinson Crusoe, sopravvissuto ad una vita di totale separazione dall’umanità.
Già candidato nel 2001 al premio Oscar per il miglior attore protagonista, Tom Hanks si aggiudicò lo stesso anno il Golden Globe come Miglior attore in un film drammatico. La sua interpretazione, assieme alla magistrale regia del film hanno infatti reso la pellicola iconica nel genere solitudine.
Non c’è molto tempo. E noi viviamo e moriamo in base al tempo, vero? Non commettiamo il peccato di voltare le spalle al tempo