Nome: Benjamin Weiss
Nickname: Benjie
Film: Maps to the Stars
Residenza: Hollywood
Professione: Attore
Frasi Celebri: “I’m alive asshole! I’m alive! And I’m not crazy!”
Benjie Weiss è il giovane protagonista di Maps to the Stars; un film drammatico del 2014 diretto da David Cronenberg e presentato in concorso alla 67° edizione del Festival di Cannes. Mentre con “Cosmopolis” il regista canadese aveva preso e smontato fino alle fondamenta il mondo di Wall Street, qui rivolge le sue attenzioni sul controverso mondo delle stelle di Hollywood.
Divenuto famoso per aver recitato nel film “Bad Babysitter” Benjie Weiss, a soli 13 anni, è già a tutti gli effetti una star di Hollywood nonché, una macchina macina-soldi. Egli vive in una casa di lusso a Beverly Hills con la madre e il padre; quest’ultimo è una sorta di “psicologo motivazionale” famoso nell’ambiente televisivo e autore di diversi libri di discreto successo.
Estremamente sicuro di sé, e un po’ sbruffone, Benji, vive una vita non adatta ad un ragazzino della sua età tra alcool, sesso, droga, paparazzi e soldi a palate. Essendo un personaggio pubblico e attore di punta, deve inoltre fare i conti con lo stress da prestazione: gli ideatori del franchise infatti, gli propongono di girare il sequel “Bad Babysitter 2” a patto che egli si sia del tutto disintossicato. Durante il periodo delle riprese, Benjie, inizia però ad avere delle strane visioni riguardanti una fan che era andato a trovare in ospedale qualche mese prima, e che era successivamente deceduta a causa del linfoma non Hodgkin. Benjie le promise in punto di morte che avrebbe fatto un film sulla sua vita: promessa che poi non mantenne.
Il divo di Hollywood ha però vissuto sulla sua pelle, un episodio difficile da dimenticare: quando era piccolo sua sorella Agatha incendiò la casa di famiglia mentre faceva da babysitter al piccolo Benjie, che si salvò per miracolo. Agatha venne rinchiusa in un ospedale psichiatrico ed ora, dopo 7 lunghi anni, torna di nascosto a Los Angeles per fare visita alla sua famiglia.
Questa pellicola di David Cronenberg rappresenta una feroce critica all’arrivismo e al materialismo di cui è intriso il mondo di Hollywood, senza distinzione di sesso o età. Il giovane attore canadese Evan Bird (classe 2000), dopo essersi messo in luce nella serie tv “The Killing”, regala, anche in questo caso, una prestazione di livello, confermandosi uno dei giovani più promettenti in circolazione e donando al suo personaggio quella spocchia e senso di superiorità tipici delle baby star hollywoodiane.