9. Programma di allenamento
Bruce Lee più che della morte aveva paura di perdere la prestanza fisica e la lucidità mentale, per questo motivo gli allenamenti a cui si sottoponeva ogni giorno erano precisi e regolari. La lunga esperienza nel campo lo portò a stilare un allenamento per gli allievi di Kung Fu, eccone un assaggio tratto da una lettera inviata ad un amico: «I. Esercizi di riscaldamento – un caposaldo del programma generale per rafforzare e rendere agili (flessibilità) le principali parti del corpo: 1. Vita – Torsione, flessione (avanti, indietro, destra e sinistra) e rotazione; 2. Gambe – Principalmente allungamento o calci (frontali e laterali); 3. Spalle – Rotazione e allungamento dei muscoli della schiena mediante stiramento; 4. Braccia – Soprattutto flessioni o qualsiasi esercizio di base con i pesi che reputi efficace; 5. Polsi – Rotazione, flessione, anche con pesi. II. Pugni – Carta di giornale, affrontare lo sparring partner, sacchetto di sabbia eccetera. III. Calci – Affrontare lo sparring partner. IV. Tecniche – Quelle usate finora o qualsiasi procedimento sensato tu possa scegliere. Utilizzare “l’uomo di legno”». Questo è il cuore di quello che poi sarebbe diventato il Jeet Kune Do, ovvero l’arte marziale inventata da Lee e che può essere tradotta così: “La via del pugno (calcio) che intercetta”.