10. L’ultimo combattimento di Chen
Tra il settembre ed il novembre del 1972, Bruce Lee iniziò le riprese de L’ultimo combattimento di Chen (Game of Death), altra produzione cinese. La pellicola decreterà la fine della storia di Chen attraverso numerosi rimaneggiamenti, data la prematura scomparsa della piccola fenice. Tale film era nato completamente dalla mente di Bruce, che ne scrisse la sceneggiatura, diresse le coreografie e ne permeò lo spirito. Ma le vicissitudini del film incominciarono molto prima, infatti le riprese vennero interrotte inizialmente per permettere a Bruce di recarsi negli Stati Uniti per girare I tre dell’operazione Drago (Enter the Dragon), ovvero il tanto atteso ingaggio hollywoodiano. Finita l’esperienza americana, non ci fu il tempo per ritornare sul set de L’ultimo combattimento di Chen, poiché, come detto, Bruce Lee morì a causa di un edema cerebrale. Nel 1978 i produttori decisero di ritornare sul progetto sfruttando i 36 minuti e 40 secondi girati da Lee. Il risultato fu discutibile, in primis perché i minuti utilizzati in cui c’era Bruce furono appena dodici, inoltre, perché l’uso dei sosia rasenta il ridicolo, per non parlare degli effetti speciali posticci (vedi foto). Certamente il film non avrebbe soddisfatto il suo creatore, già maniacale di suo, figuriamoci cosa avrebbe pensato di tale trovata pubblicitaria di dubbio gusto. A dimostrazione di ciò basti pensare che nel 1994, la moglie Linda contattò il giornalista e documentarista John Little per mettere a posto alcune cose nel ripostiglio di Bruce. Qui, Little, trovò il copione de L’ultimo combattimento di Chen ed avviò una ricerca per ritrovare le scene girate prima della morte. La ricerca nei magazzini della casa di produzione cinese Golden Harvest ebbe i suoi frutti, e i 36 minuti e 40 secondi girati da Lee furono inseriti nel documentario, dello stesso Little, Bruce Lee – La leggenda.