5) Stand by me
Tratto dal racconto “Il corpo” all’interno della raccolta “Stagioni diverse”, “Stand by me”, diretto da Rob Reiner, è invece più intimo, più catartico. Il racconto a posteriori, vede quattro amici adolescenti nell’estate del lontano 1959, in viaggio per cercare il presunto corpo trovato senza vita di un uomo, al solo scopo di divertirsi. Durante il viaggio avranno modo di confrontarsi tra loro, di condividere esperienza in un’estate che segnerà le loro vita. Il racconto è a tratti nostalgica, con una vena di rammarico dell’ormai adulto Gordie Lachance, che ricorda con un filo di dolcezza i suoi amici di un tempo. L’opera dimostra già la straordinaria versatilità del suo autore, capace di passare da racconti terrorifici ad altri più sentimentali.