I 10 film più sopravvalutati secondo la Scimmia – Parte 1
In questa lista di venti film (divisa in due parti per darvi tempo di metabolizzare lo shock) abbiamo deciso di raccogliere film non sopravvalutati da nicchie cinefile o dai premi e festival di tutto il mondo, bensì i film sopravvalutati dal grande pubblico. Ecco i primo 10 film più sopravvalutati secondo la Scimmia.
Quante volte capita di sentir dire che un film è sopravvalutato, ma cosa si intende veramente? Quali sono questi film sopravvalutati?
Noi della Scimmia ci siamo consultati e abbiamo definito come anche la parola “sopravvalutato” sia essa stessa sopravvalutata: è necessario dunque limitarla e specificare riguardo a quale termine un film può essere sopravvalutato. In questa lista di venti film (divisa in due parti per darvi tempo di metabolizzare lo shock) abbiamo deciso di raccogliere film non sopravvalutati da nicchie cinefile o dai premi e festival di tutto il mondo, bensì i film sopravvalutati dal grande pubblico.
Quei film che hanno visto proprio tutti, che spesso molti nominano tra i grandi film che hanno visto o che abitualmente intasano il palinsesto delle tv, quei film le cui citazioni si trovano sui banchi di scuola o nelle dediche d’amore. Quest’articolo, anche se porta la firma di un unico redattore, non è frutto della mente e della mano di un solo autore, dato che molti membri della redazione hanno partecipato alla sua stesura e tutti i membri hanno partecipato alla sua nascita (grazie ad un brainstorming che ha creato non poche discussioni anche all’interno della redazione stessa a causa di pareri discordanti).
Come si legge questa classifica: Il criterio con cui è stata composta è semplice. Ad ogni redattore è stato chiesto di nominare un massimo di 10 film che secondo il loro parere sono stati sopravvalutati dal grande pubblico e i film col maggior numero di voti sono stati selezionati per entrare nella classifica. La classifica non si presenta secondo un ordine preciso poiché ci è sembrato sterile fare una valutazione del livello di sopravvalutazione dei film scelti.
1. Il favoloso mondo di Amélie, di Jean-Pierre Jeunet (2001)
Le Fabuleux Destin d’Amélie Poulain (Il favoloso mondo di Amelie) è un film del 2001 diretto da Jean-Pierre Jeunet. Il film ci racconta di Amélie, cameriera in un piccolo cafè di Montmartre, e delle simpatiche vicende che attraversano la sua quotidianità. Il normale circolo della sua vita viene però interrotto quando dietro ad una piastrella del suo appartamento trova una scatoletta piena di ricordi e giocattoli e cerca di scovarne il vecchio proprietario.
Nonostante il clamoroso successo mondiale del film, dopo anni ci si può rendere conto delle sue fragilità.
Forte di un’attrice protagonista, Audrey Tautou, che rispecchia alla perfezione i tratti del personaggio assegnatole, e forte di una cura pazzesca dei dettagli (musiche, scenografie, costumi), il film lascia indiscutibilmente senza parole, immersi in questa nube di onirica perfezione parigina. Tuttavia, dopo una più profonda riflessione, ci si rende conto come sia inesistente la vicenda. La storia, così semplice e lineare, necessita ovviamente di essere arricchita di una così fitta orditura che offusca quasi la vista.
Il gioco di Jeunet è piacevole, sorprende, ma finisce per stancare lungo la durata intera della pellicola. Il motivo per cui viene da inserirlo in questa lista di film sopravvalutati è perché, da film originale, sorprendente e quasi rivoluzionario, finisce per trasformarsi in mieloso e fin troppo zuccherato, quasi snervante.
Approdato nelle sale cinematografiche nel 2009, con una buona pubblicità sui nuovi orizzonti della CGI, raggiunse il record di maggior incasso della storia del cinema. Anno 2154. Un plotone interplanetario terrestre, la RDA (Resources Development Administration), approda su Pandora alla ricerca dell’unobtanium, un metallo che fa da superconduttore a temperatura ambiente e per usufruire delle ricchezze minerarie di queste terre.
Gli abitanti di Pandora, i Na’vi, indigeni alieni alti 3 metri con la pelle blu, cercheranno di contrastare i soprusi ed i progetti scientifici degli invasori. Cameron con Avatar ripete costantemente i cliché e gli stereotipi di un qualsiasi fantasy/action movie. Avatar si appropria del termine Kolossal per fama e per guadagno (di sicuro non per valore artistico) ma è sicuramente un ottimo prodotto d’intrattenimento, quello che possiamo definire un “blockbuster” a tutti gli effetti.
Nessuno di fatto vuole screditare l’impeccabile lavoro degli esperti di computer grafica o quello dei make-up artist. Non possiamo però elevare a Capolavoro del Cinema un prodotto che banalmente ci ri-propina una trama (e con una scrittura abbastanza mediocre) basata sui prepotenti abusi della colonizzazione e sull’impietosa avidità delle autorità politiche: diciamo una rivisitazione fantasy di Pocahontas.
Insomma invitiamo a distinguere un ottimo prodotto di mercato e d’intrattenimento come Avatar dai capolavori della Settima Arte.
CAMERON PARAGONA I SEQUEL DI AVATAR A IL PADRINO: CLICCAQUI PER SAPERNE DI PIU’!