I 10 film più sopravvalutati secondo la Scimmia – Parte 1

In questa lista di venti film (divisa in due parti per darvi tempo di metabolizzare lo shock) abbiamo deciso di raccogliere film non sopravvalutati da nicchie cinefile o dai premi e festival di tutto il mondo, bensì i film sopravvalutati dal grande pubblico. Ecco i primo 10 film più sopravvalutati secondo la Scimmia.

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3. 300, di Zack Snyder (2007)

Non poteva mancare un film diretto da uno dei registi più criticati degli ultimi mesi: Zack Snyder, che in quest’occasione dà vita al fumetto di Frank Miller (che partecipa attivamente anche alla realizzazione del film) girando una pellicola che riporta gli eventi della storica battaglia delle Termopoli tra Spartani e Persiani, avvenuta nel 480 a.C.

La battaglia è passata alla storia per il valore dei trecento Spartani che sbarrarono il passo ai Persiani del Re Serse, dando così modo alla coalizione greca di organizzare il contrattacco difensivo grazie al quale riuscirono a sconfiggere definitivamente il nemico.

Il protagonista è il condottiero Leonida, interpretato da Gerald Buttler. Anche chi non ha mai visto il film avrà sentito sicuramente la frase “Questa è Sparta“, o perlomeno letta in qualche meme su internet.

Il film è famoso per essere stato girato in chroma key, per riprodurre gli effetti lumistici del fumetto, tecnica che ha reso sicuramente il film una godibile esperienza visiva. Ma se si scava dietro l’aurea di epicità che donano gli effetti speciali, emergono anche caratteristiche meno eroiche.

Possiamo passare sopra le inesattezze storiche di cui purtroppo questi film sono inevitabilmente pieni – anche se alcune cose avranno fatto storcere il naso ai classicisti. Passiamo sopra la nudità dei guerrieri (forse un riferimento alla bellezza scultorea greca?) non veritiera, in quanto gli spartani indossavano armature proprio come tutti gli altri soldati.

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Passiamo anche sopra alla comparsa di elefanti e rinoceronti, specie che si trovavano in zone allora non ancora esplorate. E persino sulla raffigurazione di Serse come gigante semi nudo e ingioiellato. Ma non possiamo passare sopra alle bizzarre invenzioni di Snyder nell’evocare esseri mezzo uomo e mezzo animale, come una sorta di minotauro e un uomo-granchio.

Anche le scene di combattimento sono girate con un ridondante uso di slow motion in moltissimi punti della pellicola. Insomma, l’uso di artifici e di effetti speciali rende il tutto un buon film di intrattenimento, amato – al punto di entrare nei nostri film sopravvalutati – soprattutto dagli amanti del genere dei fumetti e cinecomic.

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4. Blow, di Ted Demme (2001)

Blow è la storia di George Jung (clicca QUI per il nostro dossier sul personaggio), principe della marjuana e della cocaina tra i ’60 e i ’70 negli Usa.

Fu il miglior cliente statunitense dei cartelli della droga colombiani ed in particolare di Pablo Escobar. Il film di Ted Demme, nipote del più virtuoso Jonathan Demme, ripercorre la vita di Jung dall’infanzia, attraverso la sua verticale ascesa, fino al tracollo, causa di tradimenti inattesi.

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Il tono spumeggiante delle prime scene, scortato anche da una colonna sonora più che azzeccata che conta tra gli altri i Cream, gli Stones, i Lynyrd Skynyrd, Bob Dylan e la memorabile Blinded by the light di Manfred Mann, scivola rapidamente verso il melodrammatico della seconda metà del film, abbandonando per strada i personaggi più carismatici della storia.

Il film di Demme prende clamorosamente le parti di Jung, dipingendolo come un eroe, un rivoluzionario, un anticonformista e, alla fine, un patetico sconfitto che ha perso ogni affetto e ragione di vita, annientando quel personaggio prorompente e intrigante, protagonista dell’avvio della pellicola.

L’interpretazione di Johnny Depp cala come la stessa brillantezza del film, quando arriva a confrontarsi col momento più difficile dell’interpretazione e alla fine quel che resta è un film che dal buono e divertente, passa al mediocre e banale. Nonostante ciò, per i temi trattati, per la raffigurazione mitica dedicata a Boston George e per la lacrimuccia di chiusura associata al “tratto da una storia vera”, per numerose schiere di adolescenti o spettatori dal gusto adolescenziale ha rappresentato un vero e proprio must.

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