Top 15 Film ambientati a Roma

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5. I Soliti Ignoti di Mario Monicelli (1958)

Mario monicelli I Soliti Ignoti

Probabilmente è proprio questo film che da il via alla corrente cinematografica della Commedia all’italiana descrivendo una cruda realtà armandosi di comicità.

Cosimo (Memmo Carotenuto) e “Capannelle” (Carlo Pisacane) tentando di rubare un’automobile vengono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, dove progetteranno un colpo presso il Monte della Pietà, servendosi di una “pecora” (dal gergo malavitoso, sta ad intendere una persona che sotto pagamento sconti la pena al posto di un altro). La banda è formata dagli amici di zona: Peppe “Er pantera” (Vittorio Gassman) è un pugile alla deriva, Tiberio (Marcello Mastroianni) è un padre che si occupa di suo figlio mentre la moglie sconta una pena in prigione, Mario (Renato Salvatori) è un disoccupato, Michele detto “Ferribotte” (Tiberio Murgia) è un siciliano iperprotettivo nei confronti della sorella Carmela (Claudia Cardinale). Il gruppo si farà aiutare da Dante Cruciani (Totò) che gli impartirà lezioni sul furto con scasso.

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I Soliti Ignoti descrive una Roma distante da quella felliniana, una città difficile da vivere: una realtà paradossale tra il disperato bisogno di un lavoro e la pigrizia, sempre più vicina al neorealismo, ma ancora capace di far sorridere. Questo capolavoro nostrano è entrato a far parte delle: “100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978”, con una nomination agli Oscar 1959 come Miglior film straniero e due Nastri d’argento.