3. Gummo by Harmony Korine, 1997.
Si tratta forse dell’opera più disturbante e anticonformista dell’eccentrico regista statunitense, all’epoca appena 24enne. Uccisioni di gatti, prostituzione, eutanasia, sniffatori di colla e una serie di situazioni bizzarre e difficili da descrivere. L’intero film è una costante rappresentazione parossistica dello squallore e del disagio. Gummo è sicuramente un film per stomaci forti, la cui visione non potrà lasciare indifferenti. Così come per Larry Clark poi, anche gran parte della filmografia di Korine tratta proprio il tema del disagio adolescenziale.