Nel cinema d’intrattenimento contemporaneo sembra necessaria la presenza di un qualche supereroe per poter sbancare il botteghino, anche se il film è mediocre o semplicemente brutto. Ed è proprio in questo contesto che si vuole inserire la Universal, portando sul grande schermo una serie di reboot che richiamano i grandi Monsters Movie degli anni passati (quelli con l’inarrivabile Boris Karloff, per intenderci).
La Mummia – La recensione in Anteprima
A sorreggere il battesimo di questa lunga saga, troviamo La Mummia, ben lontana dal ricordare quella originale del 1932 e molto più vicina all’omonimo film del 1999 diretto da Sommers con Brendon Frasers. Stavolta però non ci sono archeologi troppo curiosi ma militari che per arrotondare lo stipendio dello Zio Sam si danno allo sciacallaggio durante la guerra in Iraq. Tom Cruise sveste i panni della spia Ethan Hunt e si cala, con un evidente disagio, in quelli di Nick, un militare truffaldino che per un semplice caso scopre un’antica tomba egizia grazie anche all’aiuto del petulante Vail (Jake Johnson). Dopo essersi beccati una tirata d’orecchie dal generale capo, i due scendono nella tomba insieme all’archeologa Jenny (Annabelle Wallis) per esaminare questa nuova scoperta. Ma Nick, in maniera troppo avventata, libera il corpo mummificato di Ahmanet (Sofia Boutella, che vedremo questa estate in Bionda Atomica), una principessa egizia colpita dalla damnatio memoriae poichè, assetata di potere, aveva stretto un patto con Set, il dio egizio della morte. E come sempre, toccherà a Tom Cruise sbrogliare la matassa e sconfiggere Ahmanet, vogliosa di dominare il mondo che le era stato tolto.
Alla regia troviamo uno dei pilastri del blockbuster e dell’intrattenimento, Alex Kurtzman che però stavolta non riesce a dar sfoggio delle sue bravure da pop corn dopo Transformer e Star Trek. Il film presenta molti, troppi problemi, a partire da un cast che si trova in evidente disagio a gestire le perenni ambiguità che caratterizzano tutti i personaggi. Tom Cruise in primis non riesce a rendersi lontanamente credibile nelle scene comico grottesche che caratterizzano gran parte dei dialoghi. Viceversa, diventa molto più abile quando c’è da gestire situazioni adrenaliniche come quella girata a gravità zero nell’aereo prossimo allo schianto che ricordano molto l’ultimo Mission: Impossible. Buona la prova di Sofia Boutella che, nei panni della mummia, risulta essere l’unico personaggio effettivamente credibile, scritto per distaccarsi (ma non troppo) dal vecchio film. La presenza di Jake Johnson sembra essere un proseguo del nevrotico Nick visto nella serie New Girl ma anche una citazione (non so quanto voluta) a Griffin Dunne, l’amico fantasma di David nel capolavoro di Landis “Un lupo mannaro americano a Londra”.
La scelta di voler creare qualcosa di nuovo ma comunque concatenato al vecchio non è molto coraggiosa e crea una perenne ambiguità che si rispecchia anche nelle situazioni che si creano durante tutto il film, così come nella scrittura dei personaggi. Proprio a causa di questa perenne ambiguità, è molto difficle creare una qualsivoglia empatia con chiunque di loro, tanto sono repentini i cambiamenti. La confusione sembra regnare sovrana per tutta la durata del film, decisamente troppo vorticoso e dalla struttura pressoché scontata.
Chi si aspettava un reboot completo rimarrà deluso perchè questo sembra essere più un remake malriuscito del film di Sommers con qualche piccolo cambiamento funzionale a creare un flebile legame (sicuramente molto divertente nella sua introduzione) con tutti gli altri film del Dark Universe. La cura delle scenografie e dell’ottima CGI non è sufficiente a colmare uno script malmesso ed una recitazione altrettanto pessima nel complessivo.
La Mummia, come primo film, non lascia ben sperare per tutti gli altri già in cantiere, più o meno allo stato embrionale come “L’uomo Invisibile“, con Johnny Depp e “Frankenstein” il cui protagonista sarà molto probabilmente Javier Bardem.