La brillante lettera a David Lynch per ottenere il ruolo, firmata Joan Chen

Condividi l'articolo

La terza stagione di Twin Peaks è finalmente cominciata. E oltre ai grandi ritorni, ci sono tantissime star che in questi 18 episodi potranno far la loro esperienza nella cittadina di montagna al confine col Canada, per un totale di oltre 200 attori. C’è però un membro del cast originale che non è stato invitato a partecipare a questo monumentale revival, e il suo nome è Joan Chen, ovvero l’affascinante Josie Packard.
La sua fine nella serie originale non è molto chiara, e in molti si sono chiesti se effettivamente il personaggio fosse morto o no. Ma quando tempo fa il ritorno della serie fu annunciato, l’attrice ha pensato di scrivere a David Lynch: “Ho pensato che sarebbe stato divertente scrivere David come spirito di Josie. Ero sicura che avrebbe portato un sorriso sul suo volto“. E così ha fatto, chiedendo ironicamente al regista di poter tornare nel suo ruolo.

Caro David,
Ti scrivo dal pomello del cassetto in legno nel quale sono rimasta intrappolata negli ultimi 20 anni, con un irrequieto anelito di una fuga. Ho sentito voci sussurrare sul ritorno del mio corpo e ti supplico, o Creatore, di farmi tornare indietro. Sembra che le possibilità di chi diventerò sono infinite come la tua feconda immaginazione. Dall’interno del cassetto a volte vedo i corpi stancati, sudati e convulsi dalla lussuria e allora desidero riavere la mia forma fisica – un tempo forte e agitata, ora vecchia e schiacciata, o forse carnosa e fertile come un petalo di rosa.
A volte penso a Judy, la mia gemella. La immagino vagare ubriaca nella stanza dove c’è il cassetto che mi imprigiona, incenerendosi improvvisamente a causa dell’infiammabilità dell’alcol nelle sue vene. Nella mia mente la vedo bruciare, e ammiro il colore luminoso delle fiamme che si diffondono sui cassetti, con l’aria che respira l’energia di ciò che una volta era il suo spirito. Potremmo così abitare in un solo corpo, come da mere cellule abbiamo fatto nel grembo di nostra madre. Ancora una volta le nostre due anime formerebbero un solo vessillo costringendoci a lottare per il dominio,
lo spazio, l’esistenza. “Josie, vedo il tuo volto“, e questa volta, finalmente,
potrebbe essere il mio, forse, e il mio essere invaderebbe il corpo di Josie come un parassita. A quel punto, l’universo fisico mi travolgerebbe? Potrebbe l’esalazione di una farfalla mescolarsi in accordi dissonanti, affliggendomi e staccandomi i timpani? Potrebbe un qualsiasi microbo terrorizzarmi, lasciandomi senza alcun posto dove nascondermi, senza poter fuggire da nessuna parte dalla gorgogliante natura nella sua forma più pura? O forse che tutte le cose viventi sulla terra, pallide come le anime perdute tra i mondi, e le loro grida taglienti e incantevoli squilleranno in modi che non sono né umani né santi? Mi senti ora, come un fruscio nelle tende, un mormorio in una folla, un’eco senza origine? Il tempo nel purgatorio è finito, non credi? Non è il momento di incontrare il mio creatore un’ultima volta?
Tua,
Josie

E voi, vorreste davvero il ritorno di Josie Packard, liberandola da quel cassetto in cui è rimasta intrappolata da “La donna condannata” della seconda stagione?
Magari l’attrice tornerà davvero nella serie – in quale forma non ci è dato saperlo però.
Per scoprirlo non perdetevi il grande ritorno di Twin Peaks, e, ovviamente continuate a seguirci!

LEGGI ANCHE:  Un fumettista ci mostra le "ricette" dei registi