Il film è il ritorno di uno dei registi più promettenti del cinema europeo. Esponente della New Wave Greca, insieme ad altri due interessantissimi registi come Athina Rachel Tsangari (Attenberg ) ed Alexandros Avranas (Miss Violence), è diventato famoso ai cinefili di tutto il mondo grazie a i seguenti film, Kynodontas (Dogtooth) e Alps . Successivamente si è fatto conoscere anche al grande pubblico con The Lobster ( tra i migliori film dello scorso anno e snobbato agli Oscar, in cui ha ricevuto soltanto una candidatura per la migliore sceneggiatura), girato in Usa con protagonisti Colin Farrell (che lo ritroviamo anche nel nuovo film insieme a Nicole Kidman), Rachel Weisze Lèa Seydoux. Insieme ai prossimi due e a quello di Kiarostami è il film che attendiamo di più.
Le Redoutable di Michel Hazanavicius
Il suo The Artist sbancò agli Oscar (in cui vinse anche miglior film e miglior regia) e fu presentato in concorso proprio a Cannes. Il film successivo, The Search, invece deluse quasi all’unanimità la critica e il pubblico. Lo aspettiamo alla prova del nove con un film che tratta un periodo della vita di Jean-Luc Godard. La sinossi sembra promettere bene e sicuramente il film solleverà tantissime polemiche, considerando che Godard è uno dei padrini della critica e della filmografia francese.
Un nome, una certezza. Se dovessi scommettere su chi vincerà il premio più importante del concorso, punterei sicuramente su di lui. Haneke è uno dei pochi ad aver vinto due Palme d’Oro, nessuno ne ha mai vinte tre. Potrebbe entrare nella storia e se lo meriterebbe. Inoltre ritroviamo Isabelle Hupperte Jean-Louis Trintignant , protagonisti del suo precedente capolavoro Amour, oltre che Christian Berger (autore della fotografia di quasi tutti gli ultimi film di Haneke).
Okja di Bong Joon-Ho
Autore di grandissimi film di genere (Memories of Murder) e punta di diamante del cinema coreano post anni ’90 insieme a Kim Ki-duk, Park Chan-wook, Kim Jee-woon, Lee Chang-dong e Hong Sang-soo ( anche lui in concorso e tra i più attesi). Ha sfatato anche il mito che gli orientali che vanno a girare film in Usa, difficilmente riescono a fare dei lavori a livello dei film girati in patria, come ad esempio il collega Kim Jee-woon con il mediocre The Last Stand, ma il suo Snowpiercer (che ha diviso molto) era una bomba. Okja (prodotto da Netflix) invece? Noi crediamo che difficilmente deluderà.
Haynes, amatissimo in Francia, è considerato uno dei favoriti alla vittoria dalle riviste cinematografiche di tutto il mondo. Il suo ultimo film, Carol, non era male, anche se un po’ troppo estetizzante, ma da uno che ha realizzato realizzato Io non sono qui, non possiamo che aspettarci qualcosa di notevole.
The Beguiled di Sofia Coppola
Pur diffidando sempre dai remake (in un’epoca in cui quasi tutte le produzioni mainstream americane sono remake, reboot, prequel o sequel), non diffidiamo di Sofia Coppola che siamo convinti saprà metterci del suo e non si limiterà solamente a rigirare un grande classico (La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel) in un’ottica più moderna. Ha già vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia del 2010 con Somewhere, riuscirà a fare il bis in Francia?