Il cinema italiano ha prodotto negli ultimi anni delle pellicole davvero notevoli. La prima, divenuta famosa per un personaggio in particolare, ma anche per il suo stile, è senza ombra di dubbio Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, ma basti pensare anche a Smetto Quando Voglio di Sidney Sibilia, delle storie che hanno saputo rialzare un cinema, ormai privo di originalità e idee.
Con I Peggiori, Vincenzo Alfieri prova a fare lo stesso, mescolando la commedia a una storia dalle sfumature misteriose e quanto mai attuali. La trama segue le vicende di Massimo e Fabrizio, due fratelli squattrinati e senza prospettive. Con la speranza di garantire alla sorella tredicenne un futuro migliore, si inventano un’insolita attività : armati di maschere e micro-camere demoliranno pubblicamente l’identità dei vari “furbetti del quartierino” che infestano il Bel Paese, trasformandosi così in due improbabili “eroi a pagamento”.
Le premesse per creare un prodotto, perlomeno avvincente, c’erano tutte. Il trailer lasciava presagire battute divertenti, momenti esaltanti e promettenti, scene d’azioni studiate e funzionali, ma purtroppo ci troviamo davanti a una commedia facilmente dimenticabile e che non regala nulla di così particolarmente inedito. Alfieri, che qui si sdoppia interpretando uno dei due protagonisti, si può apprezzare sicuramente per l’intento e la voglia di creare qualcosa di fresco, ma sono davvero pochi i momenti divertenti. Una comicità banale, che si serve di espedienti (a volte) volgari, riciclando battute già sentite e a tratti forzate. Un film che si prende troppo sul serio, che cerca di far riflettere inserendo all’interno della trama tematiche interessanti e che ci riguardano, ma che avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni se solo avesse conferito al prodotto un’atmosfera più leggera. La regia tenta di colmare le lacune della sceneggiatura lavorando sulle scene d’azione, che nella maggior parte dei casi risultano ben fatte, anche se alcune di loro molto confusionarie. La fotografia spinge su colori prettamente forti come il blu, il giallo, che ricordano, non a caso, la commedia già citata di Sibilia. Il cast recita abbastanza bene, Lino Guanciale risulta il più convincente tra i due protagonisti, cosa che non si può dire dei personaggi interpretati da Biagio Izzo e Antonella Attili, forzati e mai in sintonia con il proprio ruolo. Una svolta seria e quasi teatrale che in mano ad altri attori si sarebbe dimostrata molto più valida.
Ma nonostante tutto, Vincenzo Alfieri è un nome interessante e che sicuramente nei prossimi anni non potrà fare altro che migliorare. I Peggiori oltre a mostrare tutti i difetti di un’opera esordiente, dimostra anche i pregi di un cinema in costante evoluzione. Un cinema che speriamo di vedere il più presto possibile sul grande schermo.