I Diari della Motocicletta – Recensione

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I Diari della Motocicletta (Diarios de Motocicleta) è un film del 2004 diretto da Walter Salles  e presentato in concorso al 57° Festival di Cannes. Il racconto è basato sulle avventure del giovane Ernesto Guevara (colui che in futuro sarebbe diventato il famosissimo “Che”), ispirato dai diari di viaggio “Latinoamericana” (Notas de viaje) dello stesso Guevara e “Un gitano sedentario” (Con el Che por America Latina), del suo compagno di viaggio e amico Alberto Granado.

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I protagonisti di questo road movie sono due giovani e aitanti ragazzi che hanno in comune: inquietudine, grandi ideali e insaziabile amore per i viaggi. Il primo si chiama Ernesto Guevara; un giovane ventitreenne laureando in medicina e con la grande passione per la lettura. Egli è soprannominato “El Fuser”, il furibondo Serna (dal nome della madre Celia de la Serna), perchĂ©, malgrado l‘asma che lo affliggeva, il suo ansimare durante le partite di rugby del paese era diventato come una sorta di grido di battaglia. Il secondo è Alberto Granado; un ventinovenne biochimico, gran ballerino e seduttore instancabile, che lavora in un ospedale locale.

Buenos Aires, Argentina

4 gennaio 1952

I due ragazzi intraprendono un viaggio di circa cinque mesi a bordo della sgangherata motocicletta di Alberto (una Norton 500 M18 del 1939 soprannominata “la Poderosa“), che li porterĂ  a visitare tutte le bellezze e “bruttezze” che il Sudamerica ha da offrire. Teoricamente, questa accattivante avventura ha un itinerario ben preciso:

  • Da Buenos Aires alla Patagonia
  • ChileMappa
  • Viaggiare lungo la colonna vertebrale del Sudamerica; le Ande
  • Raggiungere il paesaggio mozzafiato di Machu Picchu (PerĂą)
  • Sostare al lebbrosario di San Pablo nell’Amazzonia peruviana
  • Destinazione finale: la penisola della Guajira in Venezuela
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Nonostante un inizio promettente “La Poderosa”, a causa di qualche rovinosa caduta e delle condizioni meteorologiche difficili (pioggia e neve), abbandona i due ragazzi argentini costringendoli a proseguire a piedi, con pochi spicci in tasca e senza un posto dove alloggiare. Dopo aver conosciuto molte persone nuove e aver girato posti magnifici ed incontaminati, Ernesto e Alberto raggiungono quella che sarà probabilmente la tappa più significativa del loro viaggio: il lebbrosario di San Pablo (Perù) gestito dal Dr. Bresciani. Questo posto ha la particolarità di essere diviso in due parti da un fiume: da un lato vivono i medici e dall’altro i malati di lebbra. Esso divide i sani dai malati; proprio come gran parte del Sudamerica è suddivisa in gente ricca, che tende ad arricchirsi sempre di più grazie al lavoro svolto dalla gente povera, a cui non resta che accettare le regole del gioco.

San Pablo, PerĂą 14 giugno 1952

Questo posto smuoverĂ  qualcosa nelle viscere di Ernesto, che, nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno, terrĂ  un discorso che lascerĂ  a bocca aperta tutta la gente del lebbrosario, Alberto compreso.

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“Vorrei aggiungere qualcosa che esula un po’ dal tema di questo brindisi. Anche se può sembrare presunzione eleggersi ambasciatori di una causa tanto nobile e importante, crediamo tuttavia – e questo viaggio ha rafforzato la nostra convinzione – che la divisione del Sudamerica in diverse nazioni è falsa, è illusoria e completamente fittizia. Costituiamo un’unica razza meticcia dal Messico, fino allo stretto di Magellano. Quindi, nel tentativo di liberarmi dalle strettoie dei confini nazionali, io brindo al PerĂą, e all’America unita.”

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“I Diari della Motocicletta” è una pellicola estremamente interessante perchĂ© ci narra il viaggio, attraverso il quale, iniziò a svilupparsi l’idea politica di uno dei rivoluzionari piĂą carismatici ed influenti mai esistiti: Ernesto “Che” Guevara. Questo viaggio ha consentito al protagonista di osservare la miseria e la povertĂ  del popolo latino-americano, iniziando ad analizzare i nefasti effetti dei sistemi economici vigenti, e sentendo crescere dentro di sĂ© l’esigenza di un mondo piĂą equo.

Di grande rilievo, oltre ai paesaggi di una bellezza indescrivibile, c’è la prova di Gael García Bernal che si conferma uno degli attori latino-americani più validi in circolazione. Se incuriositi da questo film, volete approfondire l’evoluzione e la conoscenza di Che Guevara vi consiglio due pellicole molto valide che lo riguardano: “Che – L’Argentino” e “Che – Guerriglia”, entrambe di Steven Soderbergh.