Manhattan di Woody Allen torna al cinema, completamente restaurato

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Il nono film di Woody Allen, il cult del ’79 Manhattan, da domani 11 maggio tornerà al cinema in una versione completamente restaurata – grazie alla distribuzione della Cineteca di Bologna e al suo magnifico progetto sul Cinema ritrovato. La pellicola è considerata tutt’oggi un grandissimo capolavoro e sicuramente uno dei migliori film del pluripremiato regista maestro della commedia, vantando due vittorie ai BAFTA come Miglior film e Miglior sceneggiatura, una candidatura ai Golden Globe e altre due ai premi Oscar.
Fra i protagonisti del lungometraggio troviamo innanzitutto Woody Allen, ancora una volta protagonista delle sue storie, a cui si affiancano personalità di spicco e formidabili interpreti come Diane Keaton, Meryl Streep, Mariel Hemingway (sì, la nipote di Ernest) e Michael Murphy. Le azioni di questi personaggi sono mosse dai loro drammi interiori e dalle continue passioni d’amore che si incrociano, combinano, rimescolano e sfaldano le une con le altre, attraverso una Manhattan in bianco e nero magistralmente dipinta in formato panoramico dal maestro della fotografia Gordon Willis (collaboratore assiduo di Allen nonché genio dietro alle memorabili immagini della trilogia de Il Padrino). Il tutto contornato da una splendida colonna sonora firmata da nientemeno che George Gershwin.

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Il fascino che Manhattan esercita sul pubblico nasce proprio da questi primi elementi: nel film la città non è solo un mero sfondo delle vicende, ma protagonista vivida di tutta la storia, e fa sentire la sua presenza grazie alle perfette sfumature che l’assenza di colore riesce a dare non solo ai personaggi, ma anche all’intera struttura della città, dalle sue luci fino alle sue intense ombre. Le note di accompagnamento di Gershwin riescono inoltre a rendere tutta l’atmosfera più viva e originale, al contempo sottolineando il sentimento che permea durante la durata del film: oltre ad una sensazione di dolce nostalgia, ciò che emerge da Manhattan è sicuramente la visione di un amore disincantato, pieno di felici e piacevoli sfaccettature – qui calcate da una velata quanto ragionata ironia -, a cui si accostano le complicazioni di personaggi tanto teneri quanto in realtà oscuri, riuscendo a creare così una perfetta sintesi di dramma e commedia che a fatica non catturerà ogni spettatore. La forza travolgente di Manhattan riesce a portare Allen verso una nuova fase della sua produzione, che – assieme al precedente Interiors – fa scoprire al regista il suo lato più drammatico e riflessivo, lasciando meno spazio all’esplosiva comicità per aprirsi ad aspetti della trama più intimi, filosofici e retorici al contempo: aspetti che più volte nella filmografia successiva del regista torneranno prorompenti, facendo nascere dei veri e propri capolavori come Hannah e le sue sorelle, Harry a pezziMatchpoint o Midnight in Paris.
Per chi non l’avesse visto, è sicuramente un’ottima occasione per recuperarlo.

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