Mentre la frenesia del reboot televisivo impazza, con riadattamenti in cantiere da ogni parte (da Dynasty, The Lost Boys e The Departed fino a Spring Breakers), Hollywood cerca nuovo materiale e guarda ora ai film premi Oscar.
Tredici anni dopo l’approdo indimenticabile nelle sale cinematografiche e nelle menti dei milioni di spettatori innamorati che continuano a citarlo, anche Eternal Sunshine of the Spotless Mind suggella la propria eternità frammentandosi negli episodi di una seria tv.
La sceneggiatura del film di Michel Gondry (Synecdoche New York, Anomalisa) è ora nelle mani di Steve Golin, già produttore del film originale e CEO della Anonymous Content, da cui sono stati prodotti il recentissimo 13 Reasons Why, True Detective e Mr. Robot, tra gli altri. Sebbene ancora nella sua fase embrionale, l’ autore della seria tv Chuck, Zev Borow, potrebbe essere in ballo per occuparsi della sceneggiatura. Quest’ultima valse al film un Oscar nel 2005 grazie al lavoro di Charlie Kaufman e contribuì a rendere l’opera il “must watch” di una generazione.
La tormentata storia d’amore dell’introverso Joel (Jim Carrey) e della estrosa Clementine (Kate Winslet) fu tra le più originali mai scritte e riuscì nel difficile intento di rendere un film potenzialmente molto romantico, di interesse per un pubblico pressoché infinito di cinefili e non.
Non solo per la trama e la peculiare sequenzialità degli eventi, Eternal Sunshine of the Spotless Mind è anche uno dei più ben noti esempi di nefasto doppiaggio. Non a caso recentemente, il “Moccioso” Se Mi Lasci Ti Cancello si era guadagnato la prima posizione nel nostro pezzo Le 15 peggiori traduzioni di film dalla lingua originale a quella italiana(anche se poi il film resta uno dei più filosofici di sempre). Dimentico del suo riferimento al meraviglioso verso di Alexander Pope, la versione italiana del film riconduceva, come spesso fa, il pubblico nostrano agli aspetti più comodi della commedia romantica.
Ora, sperando in un buon riadattamento televisivo della vicenda di Joel e Clementine con la presenza dei produttori originali impegnati ai rimaneggiamenti del caso, non possiamo che concludere augurando un “felice destino all’incolpevole film”.