L’arte degli “opening titles” in 10 iconici esempi

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Life of Brian (1979), di  Terry Jones
[Brian di Nazareth]

Parente stretto dell’animazione è lo stile di Terry Gilliam, che prima di essere un regista lavorò come scenografo, vignettista, illustratore e fumettista. Così quando, sfuggito al capitalismo USA, si trasferì in pianta stabile a Londra e si unì ai Monty Python, realizzò per loro numerose animazioni. Lo stile di Gilliam prevedeva un delizioso mix di découpage di foto virate e stampe vittoriane con disegni originali, uniti a divertenti stop motion. Fu sotto il segno di questo stile unico e bizzarro che prese forma la sequenza di apertura dei titoli di Life of Brian, l’irriverente pellicola che racconta la storia di Brian, bimbo qualunque, che casualmente nasce a fianco della capanna di Gesù e viene scambiato proprio per il Messia dagli stessi Re Magi. Questo è solo l’inizio di una rocambolesca avventura che diede vita ad aspre critiche da parte della stampa inglese, tanto da ritardare l’uscita in Italia di ben 12 anni. Il contributo di Gilliam al film non si limitò all’animazione degli opening titles, ma c’è il suo zampino anche in altre scene come quella in cui Brian salta su una nave spaziale per ingaggiare una “guerra stellare” (lampante l’influenza da parte di un film che in quegli anni aveva scritto indelebilmente il proprio nome nella storia del cinema, Star Wars). Questa scena fu realizzata con modelli fatti a mano dallo stesso Gilliam (che come detto aveva anche un passato da scenografo) e quando anni dopo incontrò Lucas, questi si congratulò con lui per il lavoro svolto.

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