The Pink Panther (1963), di Blake Edwards
[La Pantera Rosa]
Un’altra pagina della storia dei titoli di testa è stata quella scritta dai titoli realizzati tramite l’animazione o con contaminazioni di essa. Per assurdo questo rappresentò un modo per alleggerire la gravitas riservata alle proiezioni cinematografiche, portando il prodotto offerto ad un livello più popolare, più vicino ai gusti di un pubblico ormai innamorato della televisione. E’ curioso notare che dagli anni ’90 ad oggi (ma soprattutto nell’ultimo decennio) le serie tv hanno vissuto un florido periodo storico e ad oggi è quasi impossibile districarsi tra i numerosi prodotti offerti. Ciò che è certo è che il mondo delle serie tv si è preso una fetta importante del pubblico e reti come la HBO hanno iniziato a sviluppare esperienze televisive che strizzano fortemente l’occhio a quelle cinematografiche. A partire dall’austerità di Twin Peaks, realizzato da un cineasta prestato alla Tv come Lynch, passando per i Soprano e giungendo al recente Game of Thrones, le serie Tv hanno iniziato a presentarsi con titoli di testa degni delle migliori sale cinema. Insomma sembra che televisione e cinema stiano fondendo le proprie identità e non è strano visto che per molti la fruizione di questi due prodotti passa quasi soltanto attraverso lo streaming web. Le sigle animate hanno rappresentato una vera e propria corrente cinematografica attraverso gli anni e se ne ritrovano in tutte le epoche: è il caso di Juno, How to stuff a wild bikini, Grease, Prova a prendermi, Robin Hood, Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, Quei temerari sulle macchine volanti, Le avventure di Tintin, ma soprattutto La Pantera Rosa, i cui titoli creati dal disegnatore Hawley Pratt hanno avuto un tale successo da dare poi vita ad una serie di 124 cortometraggi animati, ai quali si sommano i 9 prodotti per la serie di film della Pantera Rosa.