E’ uscito poco tempo fa un interessantissimo articolo sulla cucina giapponese e in particolare sulla cucina che si osserva nei capolavori di Miyazaki. I film del regista giapponese sono infatti una vera e propria chicca in questo campo (e non solo).
Ma c’è un meraviglioso mondo nel cinema internazionale che si chiama cinema americano, e se c’è una cucina (se così si può chiamare) che lo rappresenta alla perfezione, è quella del fast food.
Hamburger, patatine e coca-cola, la ricetta perfetta per rappresentare l’America, sia che si stia parlando degli anni ’60, sia che si stia parlando dei giorni nostri. Solo di recente è uscito The Founder, che parla della nascita di Mac Donald e di come grazie a Ray Kroc esso sia diventato un colosso. Questo non è certo il primo film dove compare l’arco dorato del fast food più famoso del mondo, ma ve ne sono molti altri. Lasciando stare i vari documentari e film di critica e protesta che sono stati fatti ( ad esempio Fast Food Nation e Super Size Me, che sono comunque ottimi prodotti), questo articolo vuole mostrare esempi di come il pasto veloce americano sia diventato quasi un cult nella cultura internazionale e in particolare nel cinema. Anzi, sembra quasi che sia stato proprio il cinema hollywoodiano a trasformare l’atto del mangiare in un pasto sbrigativo e veloce.
1) Partiamo dal più celebre e forse ovvio, il dialogo fra Vincent e Jules che avviene in Pulp Fiction.
VINCENT: Beh, ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald’s. Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio a Parigi?
JULES: Non un quarto di libbra con formaggio. VINCENT: Hanno un sistema metrico decimale, non sanno che cazzo sia un quarto di libbra. JULES: E come lo chiamano? VINCENT: Lo chiamano “Royale con formaggio”. JULES: Royale con formaggio! VINCENT: Eh, già! JULES: Come lo chiamano il Big Mac? VINCENT: Beh, il Big Mac è il Big Mac. Lo chiamano “Le Big Mac”.
Ma nonostante queste siano rimaste le battute più famose non è certo l’unico punto dove l’hamburger sembra protagonista.
In questa scena Jules dirà addirittura che l’hamburger è la colonna portante di ogni colazione vitaminica!
Ed è un altro bellissimo hamburger con patatine quello che Mia si trova davanti quando torna dal bagno dove si è “incipriata il naso”.
2) Ne Il Dormiglione di Woody Allen del 1973 si può vedere un futuristico Mc Donald’s del 2173. Tra l’altro per realizzare la scena venne trasformata la Mile Hi Church a Lakewood in Colorado.
3) Del 1993 si ha Un giorno di Ordinaria Follia dove Michael Douglas, dopo essersi sentito rifiutare una colazione ad un fast food per l’orario ormai inoltrato, minaccia gli inservienti con una mitragliatrice.
4) Proprio riguardo alle colazioni anche Adam Sandler in Big Daddy si chiede come mai le colazioni non vengano più servite dopo le 10,30 del mattino.
5) In Tutti gli Uomini del Presidente Dustin Hoffman e Robert Redford si confrontano sull’inchiesta del WaterGate tra un hamburger e una coca-cola seduti da Mc Donald’s.
6) Ritornando a Samuel Jackson vediamo Kingsman, dove interpreta Richmond Valentine, offrire al suo ospite Harry Hart (Colin Firth) una prelibatissima cena a base di hamburger e patatine, “il miglior cibo americano che si possa mangiare”.
7) Tim Burton ha scelto proprio Mc Donald’s per Dark Shadows, come miglior modo per interpretare i giorni nostri in cui viene catapultato Barnabas Collins (Johhny Depp).
8) I Flintstones ci dimostrano che ormai senza Mc Donal’s non si può vivere più e soprattutto ci dicono che ormai è una parte di noi, come se esistesse da sempre.
9) in 127 oreJames Franco guida lungo una strada costellata da fast food.
10) Nella Pantera rosa vi è la famosa scena I Would Like To Buy an Hamburger.
Oltre a questa, Steve Martin assapora le gioie americane di hamburger per strada proprio davanti ad un Mc Donald’s.
11) Ne Il Quinto Elemento Luc Besson decide che anche nel futuro ci sarà Mc Donald’s.
12) E per concludere parliamo di Richie Rich, l’unico bambino talmente fortunato da poter possedere un Mc Donald’s in casa.