- Fuga da Los Angeles di John Carpenter (1996)
Sequel del film dell’81, prodotto nel ‘96, l’anno prima del 1997 del titolo del primo capitolo, Escape from L.A. è forse il film più pessimista di Carpenter, che già non nutriva una particolare fiducia nel genere umano (si pensi a titoli come Il signore del male, Essi vivono e Il seme della follia). Jena ritorna in carreggiata in questo pseudo-seguito ed in realtà cripto-remake di Fuga da New York per recuperare, stavolta, un congegno capace di azzerare i sistemi telematici ed elettrici del pianeta in una Los Angeles-isola in cui non vige più alcuna legge ed i criminali vengono ammassati e lasciati in balia di loro stessi. Il personaggio di Russell, leggermente imbolsito ed invecchiato (ma sempre in forma), è ancor più disilluso, nichilista, ancor meno ironico di un tempo (per quel poco che fosse), ma ancor più mitico: il suo nome, già leggendario per i personaggi che animavano il film dell’81, è entrato direttamente nel mito, come quello del pistolero più scaltro in un’epopea western. L’estro visionario di Carpenter poi, dal sapiente uso delle luci nell’illuminazione di uno scenario perennemente notturno, all’orchestrazione scenografica dei vari sottoboschi malavitosi sparsi nella città, si rivela ancora efficacissimo. Il finale, di rara potenza, non si dimentica.