10 film da vedere del cinema demenziale

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4) Frankenstein Junior

Un altro posto nella top 10 occupato da Mel Brooks con il suo film più famoso e riconosciuto con protagonista Gene Wilder, altro personaggio storico del cinema comico. Una comicità sicuramente più ricercata rispetto alle precedenti ma non per questo meno apprezzabile o demenziale. Il film, del 1974, parte da un’idea di Gene sviluppata con Mel e si rifà al romanzo di Mary Shelley, ma viene soprattutto considerato come ripresa del film di James Whale, Frankestein, del 1931. Proprio per questa ragione il film è girato in bianco e nero e cerca di mantenere una fotografia e uno stile anni 30. Questo anche se in realtà gli spunti più significativi derivano dal film Il figlio di Frankenstein di Rowland V. Lee del 1939. Nel film il dottor Frankenstein è spalleggiato dal suo fedelissimo e divertentissimo Igor, Marty Feldman, riuscendo a dare vita spesso e volentieri a scambi di battute fenomenali; come nella scena qui riportata. Il film è stato inoltre inserito dall’AFI al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi.

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3) L’aereo più pazzo del mondo

L’aereo più pazzo del mondo, o Airplane!, è un film del trio di cineasti composto da Jim Abrahams e i fratelli David e Jerry Zucker famosi per aver lavorato insieme ad un altro film demenziale intitolato Top Secret!. È una parodia di Ora zero, un classico del 1957 dove un pilota di elicotteri, reduce dalla Guerra di Corea, prende il posto dei piloti rimasti vittime di un’intossicazione alimentare. Si rifà inoltre alla serie di film Airport, famosi per essere incentrati su catastrofi a bordo degli aerei. Tra gli interpreti troviamo anche un fantastico Leslie Nielsen, lanciato proprio da questa pellicola nel mondo del cinema comico, che interpreta un dottore a bordo dell’aereo. Stracolmo di slipstick gag il film riesce nell’obiettivo di far ridere spesso e tanto, anche grazie a molte citazioni cinematografiche e alla sua capacità di inanellare una gag dopo l’altra fino all’ultimo fotogramma. Nel 2000 l’American Film Institute l’ha premiato con il decimo posto nella classifica delle cento migliori commedie americane di sempre.

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