10 film da vedere del cinema demenziale

Condividi l'articolo

Spesso disprezzata dalla critica e ben vista dal pubblico, la comicità demenziale rappresenta un genere cinematografico che si lega a uno dei suoi più primitivi istinti, l’intrattenere. Non è mai facile riuscire a divertire lo spettatore mantenendo una certa originalità, ma i film demenziali riescono nell’impresa regalandoci una risata; e non c’è niente di meglio di passare un paio di ore spensierate con qualche sghignazzata per svagarsi. Una parte del cinema meno considerata che riesce però a fare il suo (quasi) sempre e che nel corso degli anni ha potuto regalarci delle vere e proprie perle, divenute poi dei cult movie.

Considerato come filone della storia del cinema statunitense per poi diventare un vero e proprio genere con il passare del tempo. Soprattutto negli anni 70’ quando esplose sul piano internazionale con il film di John Landis Animal House, dove tra i protagonisti spiccava John Belushi. Il film nacque dall’idea di fare un film satirico sui campi universitari degli anni 60’, con l’obiettivo di parodiare la moda sixties che American graffiti di George Lucas e telefilm come Happy days, avevano riportato al successo. Le storie del genere hanno sempre avuto la caratteristica di essere sopra le righe e di mostrare personaggi bislacchi in perenne lotta con le istituzioni. Alla fine del decennio si concluse la fase in cui il cinema demenziale si mostrò nella sua forma più tipica; ovvero come una rivisitazione dei generi trasformati in parodie dotate di una grande carica anarchica, molto critica nei confronti del sistema statunitense.

LEGGI ANCHE:  Jim Carrey risponde alla Mussolini: "Non sapevo neanche che esistesse"

Storicamente il genere si ispira a film come Hellzapoppin’ di Henry C. Potter e alla critica dell’American way of life dei film di Jerry Lewis. Tra i suoi più illustri fautori e padri fondatori troviamo Mel Brooks, regista sceneggiatore e attore cinematografico, da poco insignito del Bafta Fellowship (premio alla carriera vinto da celebrità del calibro di Chaplin e Hitchcock). Progressista del linguaggio comico, ha saputo legare la comicità slapstick (comicità legata al linguaggio del corpo) degli anni del muto al classico umorismo yiddish, diventando una figura centrale della commedia buffonesca di Hollywood. Il tutto grazie ad un’intelligente rilettura dei generi indirizzata alla parodia e ad un’acuta riproduzione del mondo dello spettacolo, attuata da stratagemmi come il paradosso e la citazione. Molti di questi elementi sono poi riaffiorati nei film degli anni 80’ e 90’ come Una pallottola spuntata e nel surreale Ace Ventura – L’acchiappanimali.

Oggi vi proponiamo una top 10 di film che hanno fatto la storia del genere o che per una loro particolarità hanno acquisito molto successo entrando nel cuore del pubblico.

10) Zoolander

Film del 2001 con protagonisti Derek Zoolander e Hansel interpretati rispettivamente da Ben Stiller e Owen Wilson. Il personaggio di Derek, ideato dallo stesso Stiller, vuole essere il centro di una parodia del mondo della moda e in particolare della categoria dei modelli; mostrati secondo il luogo comune della loro esagerata bellezza compensata soltanto da un’enorme stupidità. Il film ricevette diverse critiche per la sua mancanza di tatto nei confronti del tema dello sfruttamento minorile, ma in seguito alcune critici si ricredettero definendo il film divertente e una buona parodia del mondo stilistico. Il pubblico apprezzò invece fin da subito la pellicola, riscuotendo così un grande successo al botteghino e formando una vera e propria base di fan colpiti dal tripudio di assurdità che accompagnano il film. Nel film è presente anche Will Ferrel, nei panni del perfido stilista Mugatu, e diversi camei tra cui quello di Nathalie Portman, Donald Trump e David Bowie; giudice di una “sfilata a due” che potete vedere nel video qui sopra.

LEGGI ANCHE:  Jim Carrey al Fashion Week: "Niente di tutto questo ha senso" [VIDEO]

9) Ace Ventura – Missione Africa

Dopo il primo capitolo, Ace Ventura – L’acchiappanimali, esce nel 1995 il sequel diretto da Steve Oedekerk, con ancora protagonista l’irriverente Ace Ventura interpretato da Jim Carrey; un personaggio entrato nel cuore di tanti con la sua comicità molto fisica fatta di boccacce e movenze ridicole. Non certamente un capolavoro, ma un film che riesce a strapparci una risata ad ogni visione. L’avventura inizia con il mancato salvataggio di un procione che porta uno scioccato Ace a ritirarsi in un monastero buddhista, dove i monaci non vedono l’ora di liberarsi di lui. La scena in questione, che trovate qui sopra, è una delle più divertenti del film oltre ad essere una parodia di Cliffhanger – L’ultima sfida, film del 1993.