Film del 1975 per la regia del nostrano Michelangelo Antonioni, Professione: reporter fa parte, insieme a Blow-up e Zabriskie point, di un trittico di film girati all’estero dal regista italiano. Il long take di cui andremo a parlare si situa alla fine del film (è il penultimo shot) e parte dalla stanza del protagonista, interpretato da un giovane Jack Nicholson. Progressivamente, la camera si muove verso l’esterno della stanza andando ad evidenziare ciò che succede al di fuori, fino ad attraversare le sbarre della finestra. Con un lento movimento circolare (che in totale supera abbondantemente i 7 minuti) torniamo, seguendo i personaggi che entrano in campo, alla nostra stanza. Qui, colpo di scena, è avvenuto un omicidio, celato dal regista da questa grande macchinazione che ci ha distratto per parecchi minuti.
Arca russa – Aleksandr Sokurov, 2002
Arca russa, film del 2002 diretto da Aleksandr Sokurov, è costituito da un vero e proprio piano-sequenza della durata di 90 minuti abbondanti. Il tutto è stato realizzato nel Palazzo d’inverno di San Pietroburgo grazie all’uso di una macchina Sony (montata su una Steady) realizzata per l’occasione e un Hard disk speciale che poteva contenere fino a 100 minuti di riprese non compresse.
Su Oldboy e la sua cinematografia ci sarebbe moltissimo da dire. Se vi interessa approfondire l’argomento ecco il link ad una nostra recensione più dettagliata.
Girato nel 2003 da Park Chan-wook, Oldboy è una delle pellicole più famose del cinema coreano. Sono molte le soluzioni registiche degne di nota, tra cui un long take che sfocia nel concetto di videogioco più che di cinema. L’inquadratura in questione è stata girata in un unico lungo corridoio grazie all’uso di un carrello laterale, che segue il protagonista in questa scena di combattimento. È chiaro ad un primo occhio la grande somiglianza con un livello di un qualsiasi picchiaduro a scorrimento laterale, che rende questo long shot unico nel suo genere, oltre alla sua grande spettacolarità.