Come invecchiano le opere che hanno vinto l’Oscar a miglior film?

Come invecchiano i film che hanno vinto l'Oscar? Con un viaggio attraverso cinquant'anni di storia cerchiamo di capirlo con cinque esempi

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Il 9 febbraio ci sarà la notte degli Oscar 2020 e uno tra questi 9 candidati riceverà la mitica statuetta pelata come miglior film e, incluso nella confezione, un posto nella storia del cinema.

Ma come potrebbe dire Alfred Hitchcock, che non ne ha mai alzato uno, gli Oscar non sono una scienza esatta. Le scelte dell’Academy hanno spesso sollevato più di un sopracciglio: tra chi sostiene che esista una precisa “ricetta da film Oscar” e chi accusa l’Academy di scelte buoniste e poco coraggiose, in molti hanno, in questi anni, puntato il dito contro le decisioni della giuria cinematografica statunitense. Critiche che, ad esempio, hanno sfiorato di rado Cannes,  ove il “coraggio” è sempre stato più di casa, basti pensare alle vittorie da Palma d’oro di Taxi Driver o Pulp Fiction.

La cosa certa è che gli Oscar sono un premio assolutamente americano, e il gusto americano è molto diverso da quello di noi europei, da sempre inclini a premiare ciò che non capiamo rispetto a ciò che è semplicemente bello e buono. Come sempre, però, c’è un unico vero giudice dell’operato umano, il tempo. Un film che al momento dell’uscita sembra innovativo, impressionante, incredibilmente figo nel giro di qualche anno può diventare patetico e fuori luogo.

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Con quest’ottica abbiamo fatto cinque salti decennali all’indietro e rivisitato i film che hanno vinto l’ambitissima aurea statuetta esattamente 50,40,30,20 e 10 anni fa per testarne lo stato di invecchiamento.