E in Italia? La patria dei più grandi artisti rinascimentali? Anche qui le citazioni non mancano, così come le critiche. Ne “La grande bellezza” Sorrentino ha voluto parodizzare i body artist, quella categoria di artisti come Marina Abramovic che creano arte utilizzando il loro corpo. Ha ironizzato sulle loro performance artistiche, che utlizzano sempre lo stesso schema: corpi nudi, sintesi tra antico e moderno, presenza di sangue, urla.
Come non citare poi i labirinti di Escher che si trasformano in Inception, O La Venere di Milo nel Dreamers di Bertolucci?
Infine il simbolico omaggio di Lars Von Trier all’ Ophelia di Millais, che ritroviamo nel suo Melancholia.