Christian Bale è senza dubbio uno degli attori più talentuosi della sua generazione. L’attore britannico è diventato un’icona tra gli anni ’90 e i 2000, lavorando in film di culto ancora oggi molto amati.
Indimenticabile in quello che è forse il suo primo grande successo, American Psycho, dove dimostra tutto il suo talento e grazie al quale si fa conoscere al grande pubblico.
La carriera di Bale esplode poi grazie al ruolo di Batman, che l’attore interpreta nella trilogia diretta da Christopher Nolan. Nel frattempo, però, Bale aveva già dato dimostrazione di quella che sarà una sua caratteristica: le trasformazioni fisiche.
L’attore, infatti, lavorerà molto sul suo corpo per la varie interpretazioni, dimagrendo ed ingrassando di volta in volta a seconda delle necessità. Si tratta, talvolta, di trasformazioni radicali ed impressionanti, che ne hanno rafforzato lo status di star.
La sua trasformazione, necessaria per meglio interpretare la parte dell’operaio insonne Trevor Reznik, incapace di dormire da più di un anno per un motivo imprecisato all’inizio del film, ne esalta all’eccesso la sua corporeità, qui seriamente compromessa.
Il film – kafkiano e cupo come i colori di cui è costituito – è la discesa interiore all’inferno del protagonista, il quale si trova suo malgrado al centro di una specie di complotto contro di lui, architettato da un uomo calvo che il protagonista incontra in un bar.
Ma l’apparenza inganna, a volte. Un film subdolo che tiene incollati allo schermo frame dopo frame, con un finale inaspettato e azzeccatissimo.
2) The Fighter, David O. Russell (2010) – 66 kg
In The Fighter, Bale recita la parte di Dicky Eklund, ex pugile caduto nella morsa della tossicodipendenza che si trova ancora una volta sul ring, stavolta per allenare il fratellastro Micky Ward (Mark Wahlberg).
Quest’ultimo vuol raggiungere il successo nel pugilato, cosa che era quasi successa a Dicky, arrivato in carriera persino a sfidare, perdendo ai punti, l’allora campione del mondo Sugar Ray Leonard.
La sua condizione sociale gli comporta non pochi problemi durante il corso della storia, causando disagi al fratello e alla famiglia, ma riuscendo alla fine a riscattarsi agli occhi del mondo.
Il film regala a Bale il suo primo Oscar, quello relativo al migliore attore non protagonista, e lo esalta ad attore di prestigio anche in ruoli drammatici e impegnati.
3) American Psycho, Mary Harron (2000) – 80 kg
Il serial killer Patrick Bateman, partorito dalla mente dello scrittore Bret Easton Ellis e trasposto al cinema dalla regista Mary Harron, è il personaggio che lo ha reso celebre a livello mondiale.
In American Psycho Bale ha raggiunto un peso asciutto, elastico e perfettamente tirato a lucido (un po’ come i suoi capelli nel film, d’altronde), che gli ha permesso di assumere le sembianza del giovane, ricco e rampante yuppie che lavora a Wall Street ed è l’incarnazione dell’avidità, della superficialità, oltre a essere egocentrico e insensibile.
Di notte, infatti, è uno psicopatico omicida che uccide prostitute, senzatetto e chiunque gli capiti sotto mano, nonché colleghi di lavoro. Grande interpretazione, anche questa, per l’attore britannico, che lo lancerà definitivamente nel mondo dei grandi.