Dirk Gently – La pazza serie con Elijah Wood

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Oggi compie 36 anni Elijah Wood, conosciuto in tutto il mondo per aver portato “l’unico anello” alla sua distruzione. La sua interpretazione di Frodo Baggins gli ha permesso di raggiungere una fama internazionale, proprio attraverso il capolavoro fantasy che è la trilogia de Il Signore degli Anelli. Già dalla sua prima interpretazione il mondo del fantasia e della fantascienza lo aveva chiamato a sé, in un piccolo primo ruolo in Ritorno al futuro: Parte II, dove interpreta uno dei due ragazzini che osservano il buon vecchio Marty McFly giocare ad un videogioco futuristico (mica più tanto futuristico visto che nella pellicola corre l’anno 2015). In seguito la sua carriera è stata contraddistinta da alcuni ruoli in film thriller e noir come Sin City e da alcuni film drammatici o commedie come Eternal Sunshine of the Spotless Mind e la serie Wilfred.

Tutti temi, o quasi, che si possono tranquillamente ritrovare in Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica, serie TV prodotta dalla BBC America e palcoscenico della sua ultima interpretazione, ora disponibile su Netflix. La serie è creata da Max Landis, figlio del celebre regista John Landis, è basata sull’omonimo personaggio della serie di romanzi Dirk Gently’s Holistic Detective Agency di Douglas Adams, autore della celeberrima Guida galattica per gli autostoppisti; pura fantascienza umoristica. Non è da meno il suo Dirk Gently e la derivata serie, un thriller comico incentrato sulle disavventure in puro stile science-fiction del bizzarro detective “olistico” Dirk Gently, Samuel Barnett, e del suo diffidente assistente Todd, Elijah Wood.

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Dirk è un personaggio convinto che tutto nell’universo sia interconnesso e accada per un motivo, lasciando quindi che i suoi casi si risolvano grazie al fato e ad una buona dose di ottimismo. Due caratteri agli antipodi tenendo conto che Todd è un normalissimo e sfortunato facchino, almeno fino al primo episodio, alla ricerca di un senso di sicurezza che lo porta a vivere nella mediocrità; se non fosse che il destino decide di gettarlo direttamente tra le braccia del caso di Dirk.

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Il caso riguarda Lydia Spring, una giovane ragazza erede di un impero miliardario, scomparsa subito dopo l’omicidio del padre avvenuto proprio nell’hotel dove Todd lavora. Da qui in avanti il facchino viene risucchiato nel assurdo caos dell’investigazione olistica, attraversando percorsi incerti in mezzo ad una miriade di personaggi ed avvenimenti folli che appaiono come completamente scollegati tra loro. Tra questi troverete una killer invincibile, convinta che l’universo la porti a delle persone che deve uccidere, una setta composta da strani individui tatuati, un “trio chiassoso” composto in realtà da 4 teppisti rockeggianti e un piccolo corgi (ndr: Cane di origine gallese) molto particolare. Non è abbastanza folle? Allora aggiungiamoci la CIA, squali, rinoceronti, omicidi, scambi di personalità… direi che può bastare. Tutti elementi inseriti in un intricato sistema di trame e sotto trame che vi farà chiedere: ma cosa sta succedendo?

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Dirk Rowdy 3 1È proprio questo l’obiettivo della serie. Creare un’accozzaglia di eventi apparentemente scollegati, per poi andare a far combaciare tutti i pezzi in nome del credo di Dirk, secondo cui tutto è collegato, in un finale che ripagherà la vostra pazienza e allevierà i vostri mal di testa facendo scorrere la storia in un’unica direzione. In mezzo a questo fantastico e colorato caos c’è anche una buona dose di solitudine a cui sono sottoposti i nostri eroi, dalla quale emergeranno grazie alla loro collaborazione e nuova amicizia, e l’idea che il fato nonostante tutto non possa essere modificato.

Il risultato finale è un esperimento ben riuscito di un mix di fantascienza e comicità, in una serie ricca di elementi ma che riesce comunque infine a risultare armoniosa. La mancanza di un filo conduttore nelle prime puntate viene compensata da dei dialoghi divertenti e frizzanti accompagnati da una bella dose di humor inglese, in grado di farvi  dimenticare tutta la confusione creatasi. La serie è ben lontana da essere un capolavoro ma i vari elementi comici e fantascientifici e una buona prova da parte di Elijah Wood, sono più che piacevoli; il che la rende un’ottima candidata per chi ama una fantascienza senza impegni e rompicapi accattivanti.