La La Land – 5 curiosità sul musical con Emma Stone e Ryan Gosling

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IL PIANO SEQUENZA INIZIALE E LA DETERMINAZIONE DI UN REGISTA

Niente titoli di testa, niente dialoghi, solo una canzone ed una coreografia provata per mesi – e firmata da Mandy Moore –  che ci introduce nel mood di La La Land.

A Los Angeles, la maggior parte delle auto ospita una o due persone, fa parte di quello che rende la città un po solitaria ma riflette pure il fatto che è un vero paradiso per i sognatori. Cosa fai quando stai in macchina? Ascolti musica, canticchi oppure sogni. Ognuno ha il suo sogno, ognuno canta la sua canzone. Sei nelluniverso della tua bolla, quale posto migliore per far incontrare due sognatori come Sebastian e Mia? Abbiamo usato le autoradio per creare un arazzo musicale cui si aggiungono tutti quelli che si trovano in autostrada in quel momento.

Così si esprime Chazelle, riuscito in un’impresa tecnicamente molto impegnativa, formata da vivaci colori e da una macchina da presa – ispirata ai movimenti di Max Ophuls e Toro Scatenato per 127 minuti – che si muove sinuosa tra 60 auto e 30 ballerini, sotto alte temperature per soli due giorni di riprese a strade chiuse – con gran fortuna di tutti coloro che percorrono abitualmente quelle vie. Ma non sono stati pochi i problemi della sua realizzazione. Oltre al sole cocente ed alla virtuosissima mdp utilizzata in spazi non proprio comodi al movimento di essa, nemmeno la produzione si dimostrò convinta di questa sequenza che fu inizialmente tagliata a favore di semplici titoli di testa.
Per fortuna, sognare è anche questo, riuscire in ciò che si vuole proprio come Damien ha fatto superando ogni limite con un film che sprizza amore incondizionato per il cinema e quella caparbietà che ha fatto sì che tutti noi potessimo ammirare questa straordinaria sequenza di un musical che è già entrato di merito nella storia e nel cuore di ognuno di noi.

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