ULTIMA MA NON ULTIMA – LA SIGLA INIZIALE
Che lo si voglia o no, le sigle sono la prima cosa che i nostri occhi osservano e le nostre orecchie ascoltano quando guardiamo un determinato prodotto. Molte di queste fungono pure da preliminare di quel che andremo a vedere. In questo caso, ci troviamo di fronte ad una metafora costruita con effetti visivi e creata per dirci che a volte le belle cose possono non essere davvero tali se non solamente all’apparenza. Un tavolino con sopra una teiera e sei – come gli episodi – tazze da tè si trasforma in un mitragliatore aereo, un lussuoso lampadario che si frantuma al suolo è in realtà una bomba che esplode, il tutto accompagnato da una composizione musicale austera, dal vero e proprio sapore bondiano.