Esistono calciatori che hanno deliziato sportivi e non con colpi di classe magistrali, gol da cineteca, comportamenti che rispettano il fair play e con uno stile invidiabile. Vinnie Jones non rientra sicuramente in questa categoria.
Nato a Watford, in Inghilterra ma naturalizzato gallese, Vinnie Jones è stato uno dei calciatori più violenti, fallosi, irascibili di tutta la storia del calcio. Un vero e proprio killer, per usare un eufemismo. I suoi record riguardano solamente squalifiche, cartellini rossi e contrasti durissimi. Lungi da lui il famigerato premio Fair Play inglese. Altrettanto lontano il tipico atteggiamento british del politically correct. Uno dei record pressochè imbattibile riguarda il cartellino estratto più velocemente della storia del calcio: un giallo dopo soli tre secondi dal fischio d’inizio. Roba da matti.
Vinnie non risparmiava nessuno. Nemmeno il suo figlioletto, nella giornata di campionato inglese in cui sono presenti in campo le famgilie dei giocatori. il piccolo Jones supera il padre con dribbling ma Vinnie non ci sta. Una scivolata del padre che ha fatto tremare uno stadio intero rompe il sogno del gol a suo figlio. O palla o piede.
Il suo atteggiamento, la sua mimica facciale ed il suo sguardo glaciale e profondo hanno permesso a Guy Ritchie di vedere in lui un ottimo caratterista. Infatti, il suo esordio cinematografico è proprio nel 1998 con Lock & Stock, il primo film del regista inglese. Il personaggio di Big Chris calza a pennello a Vinnie Jones, tanto che la sua interpretazione dell’esattore di debiti è praticamente perfetta: un vero connubio di follia e violenza gratuita verso chiunque, senza troppi complimenti.
Nel 2000, Vinnie ritorna sullo schermo con Snatch, sempre al fianco di Ritchie, interpretando Bullet Tooth Tony, un criminale esperto nella ricerca di persone famoso per essere estramamente resistente alle pallottole. Tanto da farsene estrarre due dal suo corpo per farle diventare due denti d’argento. Epocale la scena in cui Sol e Vinny tentano di estorcere a Tony informazioni sul famigerato diamante.
Passano 4 anni e Vinnie Jones, dopo aver partecipato a film come Codice: Swordfish e Brivido Biondo, si presta ad interpretare il ruolo che probabilmente gli si confà più di tutti, coerentemente con i migliori stereotipi inglesi: quello dell’hooligan. Stiamo parlando di EuroTrip, la teen comedy in cui un gruppo di ragazzi viaggia per l’Europa. Una volta arrivati in Inghilterra, per evitare guai, si aggregano ad un gruppo di hooligans del Manchester United capitanati proprio da Vinnie Jones, un inglese che di british ha ben poco (nella finzione come nella realtà , mi si permetta di dire).
Paradossale il fatto che il Manchester United sia una delle squadre alle quali Vinnie Jones ha fatto assaggiare tutta la sua furia agonistica. Siamo nel 1994 e Vinnie indossa la maglia del Wimbledon FC. Dall’altra parte il Manchester United di Eric Cantona, un’altra testa calda che passerà al grande schermo una volta appesi gli scarpini al chiodo. Jones deve fermare il campione francese e lo fa alla sua maniera: con un intervento a forbice volto a prende la gamba prima e poi, eventualmente, la palla.
Nel 2008, si infila nei panni di Mahogany, il killer della metro, in Prossima fermata: l’inferno, il thriller horror con Bradley Cooper tratto dal racconto di Clive Barker “Macelleria Mobile di Mezzanotte”. Uscito in Italia in direct-to-video, in questo film seguiamo le indagini di Leon he indaga sulla vita notturna newyorchese fino ad imbattersi in Mahogany, un killer che nutre dei mostri che si trovano nel sottosuolo. Film deboluccio sotto molti aspetti, ad onor del vero. Ma forse questa interpretazione di Jones è quella più coerente con la sua carriera calcistica: il killer spietato.
Questo è Vinnie Jones: un calciatore, un uomo, un attore che mette quel pizzico di (eccessiva) follia ovunque. Nel campo, nella vita, nel set. E forse è proprio grazie a questo suo temperamento scontroso e violento che oggi abbiamo un buon attore ed un grande caratterista.