Ci sono pellicole che nonostante non rientrino tra le migliori, risultano divertenti, avvincenti e degne di nota. Eccovi quindi dieci titoli, usciti quest’anno nelle sale italiane e che crediamo debbano essere visionati almeno una volta:
The Invitation di Karyn Kusama:
Prendete le pellicole di Roman Polanski, le atmosfere alla ”Agatha Christie” e avrete The Invitation. Una tensione silenziosa, in continua crescita, pronta a esplodere nei minuti finali. Una narrazione in grado di giocare con lo spettatore e che riesce a caratterizzare al meglio il senso di paranoia di cui tutto il film è permeato. Una regia fatta di colori caldi e un cast in perfetta sintonia. Una storia che probabilmente sa di già visto, ma perfettamente riuscita.
10 Cloverfield Lane di Dan Trachtenberg:
Partiamo subito con un chiarimento: Questo film non è un vero e proprio seguito di Cloverfield. Quella a cui ci troviamo davanti sembra più una puntata di ”Ai Confini Della Realtà” dove è la redenzione a farla da padrone. Un John Goodman strepitoso, inquietante, una protagonista forte alla ricerca della verità e una sola domande che tormenta lo spettatore: ”Cosa c’è al dì fuori della botola?” Una pellicola che o si ama o si odia, vittima o complice di un finale in grado di non soddisfare tutti quanti.
The Nice Guys di Shane Black:
Una bella sorpresa. Divertente, pulp e che lancia una coppia del tutto inedita: Ryan Gosling e Russel Crowe. Due attori che potrebbero, almeno per il sottoscritto, diventare i nuovi Bud Spencer e Terence Hill. Un ritmo ottimo, una regia in perfetto stile e una colonna sonora che fa il suo porco lavoro. Siamo in attesa di rivederli insieme sul grande schermo. Forse proprio con un The Nice Guys 2? Ci speriamo!
Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti:
Lo Chiamavano Jeeg Robot segna un punto di svolta per il cinema italiano. Una pellicola così non si vedeva da anni. Un mix di generi in un’ottica urbana e supereroistica. Ciò che rende esaltante ancora di più questo film è la sorprendente prova di Luca Marinelli nei panni del villain, ovvero ”Lo Zingaro”. Un ragazzo malvagio, violento, con la passione del canto e disposto a tutto pur di diventare il migliore. Un attore che si conferma nuovamente uno dei migliori attori in circolazione. L’unico difetto lo si può trovare in qualche effetto speciale scadente, ma che comunque, non rovina una pellicola destinata a diventare un cult!
Vincitore ai David Di Donatello come ”Miglior Film”, Perfetti Sconosciuti è un film davvero interessante e quanto mai più attuale. Il gioco creato dai protagonisti è la chiave d’accesso di ogni personaggio, che durante il corso della pellicola dovranno arrendersi di fronte ai loro segreti più intimi e nascosti. Genovese dirige il tutto con equilibrio, senza mai strafare e facendosi aiutare dalle ottime prove dei protagonisti. Per alcuni potrebbe risultare banale e moralista, ma non è il nostro caso.
Zootropolis di Byron Howard e Rich Moore:
Tra i tanti film d’animazione usciti quest’anno nelle sale italiane, Zootropolis rimane una delle più interessanti, originali e coraggiose. Le tematiche affrontate sono tante e ci mettono di fronte a un cambiamento, alla diversità tra razze e caratteri. Una pellicola che comunque non risparmia le risate (la scena con il bradipo è una delle migliori) e la voglia di stupire non solo i bambini, ma anche gli adulti. Tra le tante cose notevoli e memorabili c’è una citazione a una serie tv molto amata che ha come protagonista un professore di chimica. Sì. Avete capito bene.
Creed di Ryan Coogler:
Può una saga ormai trita e ritrita riportarsi in alto e appassionare? La risposta è Creed! Ryan Coogler prende in mano la situazione e ci regala un racconto di eredità, di passioni, ma anche di speranza. Un Silverster Stallone sorprendente e che avrebbe potuto meritare un premio Oscar per la sua interpretazione. Niente di così originale da potersi permettere un posto tra i più belli, ma una pellicola che può mettere tutti d’accordo, soprattutto gli amanti della saga.
Dopo un capitolo amato, ma anche criticato, la Disney torna a far impazzire i fan con un prequel d’effetto e che porta una ventata d’aria fresca all’interno dell’universo di Star Wars. Una storia che si dimentica del pubblico più piccolo, per fare spazio a tematiche adulte e intense. Una storia di guerra, ma anche di lealtà. Una regia che conferma, ancora una volta, il talento di Gareth Edwards, che qui si avvale anche di una fotografia stupenda. Un film accusato di una prima parte lenta, ma essenziale per lo sviluppo dei personaggi e se sei un fan della saga è impossibile non amarlo.
Cafe Society di Woody Allen:
Perché il Woody Allen degli ultimi anni è così. Un giorno partorisce pellicole di alto valore come Midnight In Paris e in un altro scrive pellicole alquanto discutibili come To Rome With Love. La paura del ripetersi, della monotonia è sempre nell’aria, ma è grazie a pellicole come Cafe Society che il regista torna a farci sognare, dandoci un ulteriore prova del suo inesauribile talento. La pellicola è accompagnata da una colonna sonora perfetta per il periodo e da una sottile nostalgia che ben presto diventerà il fulcro principale dell’intera storia. Ci sono i progetti cinematografici mai iniziati, l’idea di un successo illusorio e gli amori mai dimenticati. Il tutto perfettamente amalgamato in una cornice incantevole e dal sapore agrodolce.
Brooklyn di John Crowley:
Sono queste le storie d’amore che meritano di essere menzionate. Quelle piene di passione, che ci fanno capire come a volte basta un legame forte e duraturo per sopravvivere ad ogni ostacolo. Candidato a 3 premi Oscar, Brooklyn è un film intenso, pieno di speranza, ma anche sensibile. Una storia semplice che mette in scena, grazie a un’ottima sceneggiatura, un amore difficile, messo in discussione, ma mai svanito. Interpretazioni ottime e un finale splendido che mette ogni cosa al suo posto. Consigliatissimo.