“American History X” (stasera alle 23:26 su Iris) è un film del 1998 diretto da Tony Kaye. Film molto legato a tutti temi del razzismo, delle difficoltà e delle tensioni sociali negli Stati Uniti, e sulla fragilità psicologica di due personaggi apparentemente di forte personalità.
Uno vero cult del ventesimo secolo che ci regala un’interpretazione di Norton di grande spessore.
Analizziamo insieme 10 curiosità su “American History X”:
1 – “Girato all’inizio del 1997. L’uscita del film è stata ritardata a causa di problemi legati alla post-produzione e all’editing”
Ritardare un film non è sicuramente un fatto nuovo, ma certe volte questo lo penalizza per certi aspetti;
2 – “Seth durante la partita di basket indossa una camicia con il numero 88. Il numero tra gli skinhead nazisti si riferisce all’ottava lettera dell’alfabeto quindi all’H, le due lettere sarebbero l’abbreviazione del saluto Heil Hitler.”
Interessante venire a conoscenza di questi piccoli dettagli che altrimenti passerebbero inosservati, soprattutto perché conoscere la simbologia utilizzata dagli skinhead non fa proprio parte del bagaglio culturale collettivo, facendo passare inosservati certi dettagli che caratterizzano maggiormente i personaggi;
3 – “La tavola calda in cui Derek e Danny vanno a fare colazione, prima che quest’ultimo vada a scuola, è stata utilizzata come location nelle riprese di svariati film, tra cui “Il grande Lebowski” (1998) e “Le iene” (1992).”
Sicuramente un luogo di culto per ogni cinefilo che si rispetti, teatro di alcune delle scene più caratterizzanti della storia del cinema;
4 – “In questo film viene detta la parola “fuck” esattamente 214 volte.”
Visto i personaggi e gli ambienti raffigurati nel film questo fatto lo si può anche giustificare, anche se ne conosciamo parecchi di “record” del genere attribuiti a film o a attori;
5 – “Prima delle riprese, Edward Norton e Edward Furlong si sono rasati la testa per i loro ruoli. Edward Norton ha anche preso 14 kg di muscoli.”
Questo è uno dei molti casi in cui l’attore oltre che a interpretare il proprio personaggio lo va proprio a costruire sulla sua carne, cambiando magari stile di vita per cercare di somigliarli maggiormente. E questo rende la sua interpretazione e la realizzazione del suo personaggio ancora più autentica;