Quentin Tarantino: nuovo progetto sulla New Hollywood

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Quentin Tarantino è stato accolto con una standing ovation da parte di 2000 persone all’Auditorium di Lione quando è salito sul palco insieme al direttore del Festival di Cannes Thierry Fremaux. Giunto alla sua ottava edizione il Festival Lumière di Lione sta molto a cuore a Tarantino, si tratta di un festival in cui centinaia di film restaurati vengono proiettati nelle sale dell’Auditorium. Tarantino ha curato la presentazione di 14 film provenienti dal 1970: Love Story di Arthur Hiller, L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento; Il tagliagole di Claude Chabrol, Vita privata di Sherlock Holmes di Billy Wilder, Cinque pezzi facili di Bob Rafelson, Yellow 33 di Jack Nicholson, La valle delle bambole di Russ Meyer e M.A.S.H di Robert Altman. Quest’ultimo film è stato proiettato in seguito al masterclass durante il quale Tarantino ha ammesso di non aver avuto un grande rapporto con il compianto Altman nonostante amasse i suoi film: Io non piacevo a lui e lui non piaceva a me“.

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Tarantino nel corso del masterclass ha rivelato che per più di 4 anni ha studiato come il 1970 ha segnato un punto di svolta per il cinema americano e internazionale. Tarantino ha dichiarato: “Sto scrivendo un libro? Può essere. Un podcast in sei parti? Può essere. Un documentario? Può essere“. Infine ha definito il suo progetto un “work in progress“. Alla domanda sul perché abbia scelto di concentrarsi su 1970 Tarantino ha citato il libro del 2009 scritto da Mark Harris, “Five Movies And The Birth Of The New Hollywood”. Tarantino ha spiegato che il libro racconta la “vera nascita della New Hollywood” e ha fatto notare che durante la fine del 1967, la New Hollywood era già arrivata ma che ancora nessuno se ne era reso conto. Ha definito “Five Movies And The Birth Of The New Hollywood” il miglior libro sul cinema di questo decennio, spiegando inoltre come la New Hollywood portò un gran rinnovamento finanziario, produttivo e di come fece nascere produzioni indipendenti, aggiungendo anche che se capolavori come M.A.S.H. e Cinque pezzi facili non avessero ottenuto il successo che fortunatamente ebbero, film come Il padrino o L’esorcista non sarebbero mai esistiti. Infine Tarantino si è soffermato sul modo in cui vennero accolte le opere di quell’epoca, leggendo svariati articoli di giornale e recensioni ha osservato come la probabilità che il pubblico dell’epoca non capisse cosa stesse guardando era molto alta, ma che nonostante questo i registi e gli sceneggiatori avevano il coraggio di sperimentare, cosa che invece manca nel cinema moderno.

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